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MAGGIORANZA IN CRISI: IMMEDIATA VERIFICA

Il sindaco criticato ieri sera dai consiglieri di Pd e Mpa. Ottiene la fiducia, ma occorre adesso un serio confronto

A sorpresa l’aula consiliare ieri sera è diventata sede di una sorta di resa dei conti della maggioranza politica che sostiene Vito Bono. Per la prima volta, una verifica politica in diretta televisiva, con l’opposizione stessa sorpresa e costretta a spostare le sue attenzioni non solo sulla relazione del sindaco, ma anche sulla nuova situazione venutasi a creare. La seduta dedicata alle valutazioni del consiglio sulla relazione annuale del sindaco e della sua amministrazione, si è tramutata in “pubblico confessionale” per gran parte dei componenti della maggioranza, ognuno dei quali ha finalmente sfogato tutta una serie di malesseri interni ed espresso un giudizio critico sull’operato del sindaco, sconfessando di fatto un anno e mezzo di lavoro e invitando il capo dell’amministrazione ad una radicale svolta per rilanciare il progetto creato nel 2009.

Simone Di Paola, Maurizio Grisafi, Lorenzo Maglienti, Mariella Campo, si sono trasformati in tanti… Giuseppe Ambrogio, manifestando pubblicamente il loro disagio a stare in una maggioranza dove non c’è un lavoro di squadra e dove spesso nessuno sa cosa decidono il sindaco e gli assessori. Una seduta cominciata con la lettura della relazione da parte del sindaco, proseguita con le solite bordate di Pippo Turco che ha invitato il primo cittadino a dimettersi e poi sviluppatasi con gli interventi dei consiglieri di Pd e Mpa che non hanno lesinato critiche ai loro stessi rappresentanti in giunta, mostrando a tutti che lo scollamento di cui si parla da tempo è cosa reale e pregiudica l’azione amministrativa.

Nella sua replica, Vito Bono ha chiarito alcuni aspetti riguardanti la relazione, ma ha soprattutto preso atto della nuova situazione politica, accogliendo l’invito di chi dai banchi della maggioranza ha chiesto una imminente verifica: “C’è un problema politico da risolvere – ha detto – ne parleremo, se non si dovesse trovare l’accordo ci sono due soluzioni, o andare tutti a casa o proseguire senza maggioranza, come d’altronde ha fatto la precedente amministrazione”. Il sindaco, quindi, non esclude l’ipotesi estrema di un super rimpasto che mandi i partiti a casa, mentre dall’opposizione oltre a richieste di dimissioni, ci sono state anche inviti a continuare, nel rispetto degli elettori che nel 2009 hanno eletto Bono sindaco al primo turno. La seduta si è conclusa con i gruppi di maggioranza che hanno comunque dato la loro fiducia a Bono, ma solo dopo aver mostrato i muscoli.

Redazione Corriere

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