Nell’udienza di oggi, relativa al processo scaturito dall’operazione antimafia “Maginot”, il collegio giudicante, formato dal giudice Genna, presidente e dai magistrati Sala e Garrisi, ha conferito l’incarico al perito per la trascrizione delle intercettazioni. Ad essere processato a Sciacca, col rito ordinario, è il riberese Carmelo Marotta, assistito dal penalista saccense Aldo Rossi, mentre gli altri imputati hanno scelto il rito abbreviato e il dibattimento si svolgerà a Palermo dinanzi il Gup.
L’operazione antimafia fu messa a segno nella notte tra il 13 e il 14 luglio scorso dalla Squadra mobile di Agrigento. 10 le persone ritenute vicine all’ex capo di Cosa Nostra, Giuseppe Falsone. Carmelo Marotta è stato il primo nome a saltare fuori dalla documentazione trovata al boss.
Questi gli imputati: Carmelo Cacciatore, 46 anni, Francesco Caramazza, 38 anni, Liborio Parello, 41 anni, di Agrigento; Carmelo Marotta, 41 anni, Giovanni Vinti, 42 anni, di Ribera; Giuseppe Maurello, 42 anni, di Lucca Sicula, Antonino Perricone, 41 anni, di Villafranca Sicula; Salvatore Morreale, 42 anni, Calogero e Antonino Pirrera, rispettivamente di 59 e 73 anni, di Favara.
Pubblico ministero nel processo che si svolge a Sciacca è il magistrato della Procura antimafia di Palermo Giuseppe Fici.
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