Aperturesotto

Mafia e affari, arresti nel Trapanese: il pizzo per aiutare Messina Denaro. Avrebbero turbato la procedura del Tribunale di Sciacca per l’acquisto di un capannone

L’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Palermo riguarda la famiglia mafiosa di Partanna che fa parte del mandamento di Castelvetrano. Nel corso delle perquisizioni trovati armi e soldi in contanti

TRAPANI- Blitz antimafia dei carabinieri del comando provinciale di Trapani. Manette per tre indagati, mentre per altri due c’è l’obbligo di dimora. L’autista di Messina Denaro, Giovanni Salvatore Luppino, arrestato insieme al super latitante, è stato destinatario di una nuova ordinanza di custodia. Luppino è stato condannato a 9 anni e tre mesi di carcere in primo grado. Dalla nuova indagine emerge che avrebbe tentato di estorcere denaro ad un imprenditore del settore oleario per garantire il sostegno economico all’allora latitante Matteo Messina Denaro. Gli investigatori hanno riscontrato “convergenza di illeciti interessi tra esponenti di spicco dalla famiglia mafiosa e imprenditori del settore edile e oleario per il controllo delle attività imprenditoriali”. I mafiosi sarebbero riusciti a turbare la procedura indetta dal Tribunale di Sciacca per l’acquisizione di un capannone industriale. Controllavano l’aggiudicazione di commesse pubbliche, risolvevano controversie fra privati e imponevano assunzioni di familiari nelle imprese. Nei mesi scorsi sono stati sequestrati i beni di Giovanni Salvatore Luppino e dei figli Vincenzo e Antonio. Il padre faceva da autista al latitante, i figli lo avrebbero coperto e protetto nel periodo in cui si è curato alla clinica La Maddalena. Si sono pure occupati del trasloco dal covo di via San Giovanni in quello di vicolo San Vito. Tutto questo è contenuto nelle indagini culminate nell’arresto dei Luppino. Nella contabilità di Messina Denaro, trovata nel covo a Campobello di Mazara, compare spesso la scritta “Mustang”. “Mustusi” è il soprannome dei Luppino. Secondo l’accusa, a partire dal 2017 il padrino di Castelvetrano ha annotato i versamenti di denaro in favore dei Luppino. Soldi che sarebbe serviti per pagare pure la cena al ristorante in occasione del compleanno del suo autista e per comprare il regalo alla figlia. Sono finiti sotto sequestro terreni, case, la ditta individuale “Luppino Giovanni Salvatore”, che produce e vende olio di oliva, e la “Fratelli Luppino slrs” che commercializza frutta e ortaggi. Entrambe si trovano a Campobello di Mazara e proseguono l’attività in amministrazione giudiziaria.

Filippo Cardinale

Share
Published by
Filippo Cardinale
Tags: home

Recent Posts

Quattro Comuni devono ad Aica il 58% dei crediti vantati dal gestore

La politica è chiamata oggi a un sussulto di responsabilità: non è accettabile che regolamenti…

17 secondi ago

Petizione popolare per salvare la stagione irrigua

L'iniziativa è stata lanciata ieri sera nel corso di un'assemblea che si è svolta nella…

41 minuti ago

Scherma: quattro atleti Discobolo al 61° Campionato Italiano GPG under 14 “Renzo Nostini

In pedana Vittoria Becchina ed i debuttanti Manuela Fauci, Maria Vittoria Buscarnera e Giacomo Napoli…

1 ora ago

Casa albergo per anziani. Brucculeri e Blò: “Perchè non c’è traccia della polizza fidejussoria a garanzia del Comune ?”

I due consiglieri comunali in merito alla cartella esattoriale che impone la restituzione alla Regione…

2 ore ago

Giornalisti denunciano: in enti pubblici e Comuni i comunicati stampa redatti abusivamente da sindaci, assessori o personale non iscritto all’albo

In atto monitoraggio avviato da una specifica commissione che si pone l'obiettivo non soltanto di…

3 ore ago