Il Centro Operativo della Direzione Investigativa Antimafia di Palermo, unitamente alle dipendenti Sezioni di Agrigento e Trapani, nel corso dell’anno 2013, nell’ambito della specifica attività finalizzata all’aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati dalla mafia, ha proceduto alla confisca di beni mobili, immobili, aziendali, quote e capitali societari, autoveicoli e imbarcazioni, per un valore di oltre 2 miliardi e 220 milioni di euro.
Sono stati, inoltre, sequestrati beni per oltre 170 milioni di euro. Nel corso dell’anno, si è proceduto all’arresto di 11 persone, indiziate, a vario titolo, di appartenenza all’associazione mafiosa “Cosa Nostra” e/o responsabili di altri delitti.
Al fine di prevenire e reprimere le infiltrazioni criminali nel settore degli appalti pubblici, altro obiettivo della Dia di concerto con le Prefetture delle province di Palermo, Agrigento e Trapani è stato possibile procedere al monitoraggio di 264 appalti, nonché al controllo, attraverso i cosiddetti “accessi”, dei cantieri. I risultati conseguiti, e sopra esposti, sono stati corroborati dalla costante sinergia con la Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, guidata dal Procuratore Capo Dott. Francesco Messineo, e con le Autorità Giudiziarie di Agrigento e Trapani.
La vittima avrebbe 39 anni Un sub che stava lavorando al recupero del Bayesian, il…
Non si placa lo scontro politico sulla vicenda dei "doppioni" fra gli ospedali di Sciacca…
Mercoledì 21 maggio la prima udienza generale Leone XIV presiederà domenica 18 maggio la sua…
Assessore Messina: «Garantiranno la funzionalità per il 2025» La Regione assegna 108 milioni di euro…
Tutto ciò in attesa che si realizzi la “Fondazione Scala dei Turchi” che andrà a…
Giurdanella: "Non si è ancora spenta nel nostro cuore, anzi, vibrerà ancora a lungo, l’indimenticabile…