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L’ULTIMA DI BONO: BABY CARNEVALE DI 10 MILA EURO CON IL DINIEGO DEL SETTORE FINANZIARIO

La delibera di giunta, di pochi minuti prima delle dimissioni, contiene il parere sfavorevole del dirigente Carlino che avverte, di fronte allo sforamento del patto di stabilità, che non rientra tra le spese obbligatorie

Il carnevale dei bambini si deve fare, anche contro il parere del settore finanziario. E allora via all’ultimo atto della giunta guidata dall’ex sindaco Vito Bono, prima delle dimissioni annunciate qualche minuto dopo in conferenza stampa svoltasi nella stessa giornata.

La delibera di giunta prevede una spesa di 10 mila euro per il “Carnevale dei bambini”, curato dall’ Associazione Interactive, di Sciacca. Una spesa che reca con sé il parere negativo del dirigente del 3° Settore Finanze e Tributi, Filippo Carlino, il quale scrive nella relazione:

“L’Ente non ha raggiunto l’obiettivo programmatico del patto di stabilità interno anno 2011 con un taglio sul trasferimento erariale 2012, oggi quantificato in euro 892.199,60” scrive nella nota sfavorevole il dirigente. E poi ancora: “Le somme contabilmente impegnate con il suddetto atto (si riferisce alla proposta di delibera di giunta n. 1 del 3 febbraio 2012) non risultano fra quelle obbligatorie per legge”, chiosa il dirigente del Servizio finanziario nell’esprimere il parere sfavorevole dal punto di vista contabile, perché è “ritenuto opportuno e necessario, in vista della riduzione dei trasferimenti erariali, sull’esercizio 2012, a seguito del mancato raggiungimento dell’obiettivo di stabilità 2011, procedere, nell’ambito dei principi generali dell’ordinamento locale, con la massima prudenza nell’impegnare spese non obbligatorie”.

Nonostante ciò, la giunta a deliberato ugualmente ricorrendo a motivazioni di “valore pubblico di altissimo impatto sociale”. Nella delibera di giunta, infatti, viene specificato: “La Giunta comunale prende atto del parere non favorevole reso dal responsabile del servizio finanziario”, tuttavia rimarca che “reputa anche rassegnare ragione che l’atto in approvazione nonostante il parere contrario che- si deve sottolineare – è impostato su opportunità e ponderatezza ma non su violazione di legge, attiene a fronteggiare, attraverso un simbolico gesto verso le nuove generazioni, un valore pubblico di altissimo impatto sociale a favore di una tradizione ultracentenaria”.

La Regione pubblicizza, nelle principali città italiane, il carnevale di Sciacca nella sua forma conosciuta, cioè con la sfilata dei giganteschi carri allegorici. I turisti che verranno da fuori per assistere al “più bel carnevale della Sicilia”, si troveranno di fronte un programma assai diverso da quello pubblicizzato.

Redazione Corriere

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