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“Longevity”: la nuova frontiera dei servizi termali

Il programma “Italian Golden Age“ di Federterme potrebbe coinvolgere in futuro anche Sciacca. Non solo luoghi di cura e benessere, ma anche poli attrattivi per una popolazione senior internazionale in cerca di un nuovo equilibrio tra salute, clima, relazioni e qualità della vita.

SCIACCA. Promosso da Federterme – Confindustria e dalla piattaforma Italcares, in Italia è stato attivato il progetto Italian Golden Age, che mira a trasformare le storiche località termali italiane in veri e propri hub della longevità attiva. L’Italia, con una delle aspettative di vita più alte al mondo e una popolazione sempre più longeva, sta ridefinendo il concetto di benessere per la terza età. Non più solo cure termali tradizionali, ma un ecosistema integrato che unisce salute, accoglienza, turismo medicale e rigenerazione urbana. In Sicilia hanno già aderito al progetto le strutture termali di Alì Terme e Terme Vigliatore. E da ciò che si apprende leggendo oggi la pagina del quotidiano LA SICILIA, Federterme potrebbe coinvolgere anche le strutture pubbliche di Sciacca e Acireale, non appena saranno pronte per il programma di rilancio e riapertura.

L’obiettivo è attrarre pensionati italiani e stranieri, offrendo loro residenze per anziani autosufficienti e semi-autosufficienti, servizi sanitari e di prevenzione integrati con l’offerta turistica, trattamenti personalizzati, programmi di salute preventiva, come la tassazione agevolata al 7% per pensionati stranieri), riqualificazione di borghi e strutture termali storiche. In Italia sono oltre 30 le strutture termali che hanno già aderito al progetto. “Con Italian Golden Age vogliamo aprire una nuova stagione per i territori termali italiani”, ha dichiarato Massimo Caputi, Presidente di Federterme. “Non solo luoghi di cura e benessere, ma anche poli attrattivi per una popolazione senior internazionale in cerca di un nuovo equilibrio tra salute, clima, relazioni e qualità della vita. Il progetto è realistico, sostenibile e replicabile. E può generare valore per il Paese”. I numeri lo confermano. Il turismo medicale globale è valutato oggi oltre 140 miliardi di dollari e si stima raggiungerà i 700 miliardi entro il 2033. In Europa, il mercato ha già superato i 15 miliardi e continua a crescere a doppia cifra.

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