L’erogazione idrica continua ad essere ancora un miraggio per la zona Sant’Antonio, Sovareto e Stancapadrone. L’ira del Comitato di quartiere

Si sta avvicinando la parte più calda della stagione estiva e la preoccupazione dei residenti non
può che crescere in modo esponenziale. Gravi i problemi che segna il comitato di Quartiere Sant’Antonio, Sovareto e Stancapadrone

lSCIACCA- Le criticità che riguardano l’erogazione idrica “non solo non si attenuano ma addirittura si aggravano. La gestione idrica manca di una corretta programmazione”, denuncia il comitato di quartiere Sant’Antonio, Sovareto e Stancapadrone, zone servite dal serbatoio Rocche Rosse. esattamente il settore 4,5 6A e 6B. “Non abbiamo nemmeno avuto il tempo di gioire per un’adeguata erogazione nel settore 6A che abbiamo scoperto dello slittamento del turno previsto per il settore 5 a venerdì per livello non ottimale del serbatoio”, chiosa il Comitato ribadendo che “non è accettabile che non si riesca a garantire il rispetto del turni di erogazione e il rispetto di un minimo di un’erogazione settimanale”.
In buona sostanza, il Comitato ritiene il serbatoio Rocche Rosse sottodimensionato rispetto alle utenze attuali o, magari, che la linea sia troppo estesa o che il flusso di acqua destinato al suo riempimento non è
adeguato. “Non si può immaginare il proseguo della stagione estiva senza un intervento immediato che
porti o un potenziamento dei quantitativi di acqua destinati al sebatoio Rocche Rosse o
all’allaccio di una parte del settore 6A alla linea dalla quale si riforniscono le autobotte o ad
interventi immediati sulle perdite copiose che si trovano lungo la condotta”.
Il Comitato ritorna a sollecitare tutti i operatori politici locali, regionali e al Presidente della Regione di unirsi e dare un segnale immediato. “Ormai non si può più aspettare, bisogna agire con azioni risolutive”, conclude il Comitato.