Le “Vie dei tesori” promuovono il Carnevale di Sciacca con i “Laboratori dei Carristi”

Una scommessa diversa rispetto alle iniziali aspettative del Carnevale estivo. Ma potrebbe risultare altrettanto efficace visti i tantissimi visitatori che mobilita l’iniziativa
SCIACCA. Dopo l’annullamento del Carnevale estivo, con lo strascico di polemiche per la questione dei fondi cancellati dal bilancio di previsione e non più recuperato dall’amministrazione comunale, l’occasione per raccontare e promuovere la festa più identitaria della città potrebbe esserci lo stesso con uno dei momenti del festival “Le vie dei tesori”. Alla fine la giunta guidata da Fabio Termine ha recuperato 24.500 euro, sempre dai proventi dell’imposta di soggiorno, per un progetto collaterale inserito nel circuito culturale in programma nei prossimi due fine settimana, il 18/19 e 25/26 ottobre. L’iniziativa è intitolata “Laboratorio dei Carristi: L’anima autentica del Carnevale”. Si svolgerà all’interno del Museo del Carnevale e offrirà ai visitatori un’esperienza immersiva nel cuore creativo della manifestazione. I maestri carristi proporranno le loro conoscenze artigianali e conosceranno dal vivo le fasi di lavorazione della cartapesta, la costruzione dei carri allegorici, la creazione dei costumi, la scrittura dei copioni teatrali e la composizione degli inni. Sette le associazioni coinvolte: “Arte e Cultura APS”, “Nuova Isola 2.0”, “Nuove Evoluzioni”, “Anima e Cuore”, “La Nuova Avventura”, “Nuova Arte 96” e “Quelli di… Ma che Voice”. A ciascuna verrà riconosciuto un compenso di 3.500 euro per la realizzazione di un manufatto originale da presentare al pubblico. L’iniziativa per l’amministrazione rappresenta una risposta concreta alle aspettative dei carristi, che per il Carnevale estivo avevano avuto la promessa di un contributo. L’edizione estiva per attrarre i turisti e stimolarli a tornare in città a febbraio, non c’è stata (si doveva svolgere a settembre) ma questo nuovo progetto potrebbe raggiugere gli stessi obiettivi. La scelta di puntare all’accoppiata “Vie dei Tesori-Carnevale” potrebbe rivelarsi strategica: il festival, che ogni anno coinvolge migliaia di visitatori in tutta la Sicilia, è diventato un forte strumento di valorizzazione del patrimonio culturale e identitario dei territori. Una scommessa diversa rispetto alle iniziali aspettative, ma forse altrettanto efficace.