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LE INCOMPIUTE ANCORA INCOMPIUTE…

Il finanziamento per il completamento non basta per Piscine, Teatro popolare e chiesa Perriera

“Lo strano destino delle opere pubbliche incompiute di Sciacca: anche quando si sbloccano i finanziamenti per il loro completamento, a fine lavori manca sempre qualcosa per renderle fruibili così come prevede il progetto.

E’ stato così con il teatro Popolare (quasi completo, ma occorrono ancora fondi per utilizzare l’intero palcoscenico e non aprirlo in modo parziale) e con le piscine comunali (c’è la vasca e c’è anche l’acqua, ci sono le opere tecnologiche, ma mancano l’intonaco e la realizzazione di tutta l’area esterna).

E la storia si ripete. Anche con i lavori di completamento della Chiesa della Perriera il finale non cambia: lavori conclusi nella parte interna con opere artistiche e strutturali, ma mancano gli arredi e la parte esterna. Si tratta di tre opere la cui progettazione risale alla fine degli anni Settanta inizi anni Ottanta, frutto di quella politica che pensava e agiva in grande.

Stadio da 15 mila posti, teatro da 1200 posti, piscina olimpionica di 50 metri, chiesa di quartiere che sembra un Duomo.

Il risultato è stato che i soldi non sono bastati, i lavori si sono fermati e ripresi a più fasi, nessuna delle quali del tutto completata.

La chiesa della Perriera è oggi arricchita da 4 grandi quadri di 4 metri per 5, più 52 tele installate al tetto. E poi vetrate artistiche e portoni con inserti in bronzo. Ma sono finiti i fondi e per aprirla occorrono altri soldi per alcune opere esterne e gli arredi interni.

Il parroco, Don Gino Faragone, lo stesso che con la sua azione di protesta ha sbloccato l’ultimo finanziamento, non vuole fare altre battaglie contro una politica che non ha più nulla da gestire. Per aprire la chiesa Don Gino oggi si rivolge ai suoi fedeli. Pur in un momento storico difficile, sta sensibilizando i parrocchiani e spera di trovare le risorse che occorrono per fare gli ultimi lavori per avere in città un’incompiuta in meno”.

Tratto da un articolo di oggi di Giuseppe Recca su “La Sicilia”.

Redazione Corriere

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