Approvato dal governo regionale il disegno di legge sul nuovo Codice degli appalti pubblici. Il testo, predisposto dall’assessorato alle Infrastrutture, guidato dall’assessore Alessandro Aricò, modifica la legge regionale 12/2011 e recepisce la norma nazionale (decreto legislativo 36/2023) che sarà efficace dal primo luglio anche in Sicilia. Il disegno di legge introduce una Centrale di committenza unica regionale, articolata in una Centrale unica di committenza per beni e servizi, sotto il controllo dell’assessorato dell’Economia, e in una Centrale unica di committenza per gli appalti di lavori pubblici e di servizi di ingegneria e architettura – ex Urega – incardinata presso il dipartimento regionale Tecnico dell’assessorato delle Infrastrutture.
In particolare, il nuovo disegno di legge consentirà di snellire molto le procedure e di ridurre i tempi di approvazione: prevede l’abrogazione del parere tecnico contenuto nell’articolo 5 comma 3 della legge regionale 12/2011, garantendo così l’allineamento al Nuovo codice degli appalti. Ma la vera novità riguarda la Commissione lavori pubblici, in cui arriveranno adesso soltanto i progetti con importo superiore a 30 milioni di euro, a fronte dei 15 attuali, consentendo a circa l’80 per cento dei progetti di andare direttamente in Conferenza dei servizi indetta dal Rup. Questo garantirà un dimezzamento dei tempi per l’acquisizione dei pareri sui due livelli di progettazione previsti dal nuovo Codice.
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