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Lavori completati da quasi un anno. Mercato ittico ancora chiuso

Fermi anche celle frigorifere e banconi nuovi di zecca. Se non utilizzati, rischiano di deteriorarsi. Interrogazione di Blò e Brucculeri che paventano rischio di restituire il finanziamento di 626 mila euro di fondi europei

SCIACCA. I consiglieri comunali di Sciacca Raimondo Brucculeri e Maurizio Blò hanno presentato un’interrogazione per la perdurante chiusura del mercato ittico e il mancato affidamento in gestione dopo un intervento di ristrutturazione effettuato con i fondi europei per la pesca, per un ammontare di circa 626 mila euro. I due sottolineano che l’immobile che avrebbe dovuto garantire la creazione di un mercato ittico per la vendita all’asta del pesce, sarebbe stato oggetto di un tentativo di modificarne la destinazione d’uso. “Avevano predisposto un bando per l’affitto come centro di stoccaggio – scrivono Blò e Brucculeri – con una funzione completamente diversa da quella originaria. Fortunatamente, questo tentativo è stato bloccato grazie alle nostre proteste e quelle delle associazioni di categoria”. I due consiglieri all’epoca hanno trasmesso una richiesta di annullamento in autotutela del bando, segnalando il caso anche al Prefetto. “Trecento degli oltre 600 mila euro – aggiungono – erano destinati ad attrezzature specifiche come celle frigorifere e banconi. Questi macchinari, se non utilizzati, rischiano di deteriorarsi nel tempo”.

Il mercato ittico non è stato ancora affidato, non ci sarebbe certezza su come gestire l’immobile e in consiglio comunale non è stata ancora portata una proposta per definirne un utilizzo effettivo. Per Blò e Brucculeri ci sarebbe il concreto rischio di restituzione della somma ed oggi l’ufficio ragioneria del Comune ha giustamente accantonato un importo pari al finanziamento ottenuto. I due richiamano il caso simile della casa albergo per anziani, per la quale il Comune deve restituire 3 milioni e mezzo di euro alla Regione perché non si è riusciti a fare un bando per l’affidamento del servizio. “Una situazione grave, con grosse responsabilità – concludono – ma purtroppo nessuno paga. Ed è proprio questo l’aspetto più inaccettabile: l’impunità. Si causa un danno ai cittadini e al Comune, ma nessuno ne risponde”. Blò e Brucculeri hanno presentato un’apposita interrogazione e invieranno una segnalazione alla Procura Generale della Corte dei Conti chiedendo di verificare se ci sono delle responsabilità.

Le ultime notizie diffuse dall’amministrazione comunale riguardano la pubblicazione di un bando per individuare il soggetto che si occuperà della gestione per i prossimi sei anni. Il bando, curato dal IV Settore Lavori Pubblici, prevedeva che gli operatori economici interessati presentino domanda entro i termini stabiliti. Ma quel tentativo non è andato a buon fine. La struttura è stata dotata di impianti moderni, tra cui un sistema fotovoltaico da 19,20 kW, per garantire una gestione sostenibile e tecnologicamente avanzata. Lo scorso aprile l’assessore Francesco Dimino ha detto che non ci sono rischi di perdere il finanziamento.

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