LAVORATORI SANITA’ PROVINCIA AG VERSO LO SCIOPERO

Le tre Organizzazioni Confederali di categoria Cgil, Cisl, Uil, si rivolgono al Prefetto per attivare le procedure di conciliazione. L’assemblea sindacale che si è svolta presso l’aula formazione dell’azienda sanitaria agrigentina ha deciso all’unanimità la proclamazione dello stato di agitazione che porta allo sciopero senza risultati immediati. Alla presenza di tantissimi lavoratori che hanno partecipato per rappresentare il loro forte disaggio, i segretari Antonio Cutugno, Giovani Farruggia e Fabrizio Danile hanno tracciato una piattaforma comune di rivendicazioni sindacali che porteranno all’attenzione della politica regionale, al fine di ottenere una programmazione e gestione delle risorse umane più aderenti all’esigenza di una così complessa Azienda Sanitaria. Alfonso Buscemi Segretario Generale FpCgil di Agrigento afferma – “La carenza delle risorse umane nell’Azienda Sanitaria Agrigentina è un grande problema per lavoratori ed utenti, non si può rimanere inermi verso una politica cieca ed incapace di vedere gli effetti disastrosi di continui provvedimenti assessoriali spesso confusi ed inappropriati. Abbiamo da sempre, ai vari governi regionali che nel tempo si sono succeduti, chiesto di attivare ed espletare i concorsi per stabilizzare tantissimi medici ed infermieri, tecnici delle varie specialità sanitarie,nonché il personale di supporto come gli ausiliari, che da anni hanno sempre prestato la propria opera all’interno dell’Asp, trovandosi adesso, inspiegabilmente, fuori dal ciclo produttivo; crediamo che in tema di qualità dei servizi sanitari, l’Assessorato alla Salute debba incentrarsi nell’azione amministrativa tesa al governo della spesa sanitaria, ma al contempo, non continuare a mortificare un intero territorio in nome dei tagli indiscriminati – conclude – Buscemi. Per il Segretario aggiunto di Caltanissetta,Enna ed Agrigento della Cislfp Giovanni Farruggia, si sono superati i limiti della sopportazione – “Il personale che oggi è accorso numerosissimo,in questa assemblea, rappresenta il segnale inequivocabile, che ogni equilibrio nell’Azienda Sanitaria si è rotto. Non abbiamo nessuna intenzione di vedere la nostra sanità andare verso una distruzione programmata che ha il fine ultimo di cedere branche è specialità mediche della sanità agrigentina ad altre città della nostra regione; l’incapacità della politica di scegliere i manager della sanità dimostra quando degrado ci sia oggi nella politica regionale,non possiamo accettare che tante professionalità siano mortificate dal mancato rinnovo dei loro contratti di lavoro,abbiamo medici,infermieri ed ausiliari che da tantissimi anni svolgono la propria opera al servizio di questa Asp, contribuendo a garantire servizi di qualità nonostante le troppe pastoie tecnico burocratiche che la classe politica forse troppo impegnata nella distribuzione delle poltrone emana confusamente. La prova di tutto ciò è nel balletto dei commissari straordinari. Tutto ciò, per i lavoratori di questa Asp è inaccettabile,per questo abbiamo deciso di convocare un’assemblea dei lavoratori nel corso della quale all’unanimità dei presenti abbiamo assunto delle scelte importanti – conclude Farruggia. Per il neo eletto segretario della Uilfpl Luigi Danile,la situazione dell’Asp agrigentina assume per molti aspetti dei contorni surreali e singolari,da un lato si emanano provvedimenti in favore della Dirigenza medica, creando ad es. delle evitabili strutture complesse,mentre dall’altro, quando si tratta di valorizzare il comparto ci si trincera sotto molti vincoli imposti dall’Assessorato Regionale alla salute. I lavoratori sono anche molto irritati perché da anni aspettano che il loro duro lavoro fatto spesso di rinunce e sacrifici solo per assicurare il corretto funzionamento della macchina sanitaria venga riconosciuto. Riteniamo, opportuno nonché indispensabile,l’intervento di sua eccellenza il Prefetto affinchè si attivino le più alte cariche istituzionali regionali,quali il Presidente della regione,di concerto con l’assessore alla salute, affinchè, siano garantiti i livelli minimi di assistenza all’intera collettività,in considerazione del fatto che la sanità agrigentina è al collasso- conclude – Danile .

Archivio Notizie Corriere di Sciacca