L’ASSESSORE ARMAO INDAGATO PER CONCORSO IN BANCAROTTA FRAUDOLUENTA

La Procura di Palermo sta indagando in relazione al fallimento  della società Pea, la società formata dal gruppo Falck e Amia e che avrebbe dovuto gestire il termovalizzatore di Bellolampo. Tra gli indagati c’è anche l’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, noto a Sciacca non solo pe4rchè ancora è atteso per riferire sul processo di privatizzazione delle Terme, ma anche per le corpose parcelle di consulenza percepite dal Comune.

La Procura di Palermo intende far luce su una questione di parcelle di consulenze presentate dall’amministrativista Armao. Nell’elenco delle uscite della società, nei confronti della quale è stata presentata l’istanza di fallimento, vi sono anche le spese di liquidazione delle spese di Armao, tra il 2006 e il 2009.

Prima 1.741 euro, nel 2006 102 mila euro, nel 2009 479 mila euro. Secondo gli investigatori, Armao sarebbe stato inserito tra i creditori provilegiati, dunque con una forte possibilità di essere soddisfatto. Armao nel 2009 era assessore regionale alla Presidenza, con delega anche alla  Protezione Civile e dunque anche con competenza sull’emergenza dei rifiuti.

 

Pronta la replica di Armao. “Ho appreso da notizie di stampa di un’indagine in seno alla quale sarei persona indagata del reato di concorso in bancarotta fraudolenta, per aver svolto tra il 2006 e il 2009 la sola attivita’ di legale in favore della Pea spa. Ho conferito incarico all’avvocato Giovanni Rizzuti del foro di Palermo perche’ possa intraprendere ogni utile iniziativa volta a chiarire la questione, a dir poco singolare nella fattispecie individuata, e che, per il vero, attiene all’attivita’ di assistenza legale che ho svolto in passato “in concorso”, questo si’, con numerosi ed autorevoli legali di fama nazionale in favore della citata societa’, nonche’ di procedere per calunnia in ordine ad eventuali mendaci testimonianze, che dovessero emergere nella vicenda”.

Lo dichiara l’assessore regionale all’economia Gaetano Armao in merito alla notizia del suo coinvolgimento nell’indagine sul fallimento della Pea nella quale sarebbe indagato per concorso in bancarotta fraudolenta.

“Ogni attivita’ legale, in questo caso protrattasi per anni ed in molti ricorsi in piu’ gradi di giudizio, sino in Corte Costituzionale, cosi’ come i relativi compensi – prosegue Armao -si sono definiti prima dell’assunzione della responsabilita’ di governo e con essa non hanno, quindi, nessuna connessione. Divenuto assessore, ho sospeso l’attivita’ professionale, rimettendoci di persona, come e’ a tutti noto, per lavorare per la mia terra a tempo pieno ed in modo esclusivo”.

“Sorprende, infine – conclude Armao -, che l’informazione sia stata divulgata a mezzo stampa, prima ancora di qualsiasi comunicazione al riguardo dall’autorita’ giudiziaria procedente.

Per tale ragione ho altresi’ richiesto al legale di fiducia, di denunziare la violazione del segreto istruttorio, che ho motivo di ritenere, si sia verificata, col preciso obiettivo di colpire il componente del governo regionale, carica che non ha attinenza alcuna con la vicenda ed in sincronia con appuntamenti elettorali che mi vedono attivo. Ma le valutazioni su tempi, modi e fini di questa propalazione le offro alla riflessione ed alle iniziative dei cittadini”.

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