LAMPEDUSA- L’isola si prepara a ricordare una delle stragi più drammatiche dell’immigrazione. Domani pomeriggio gli studenti incontreranno i sopravvissuti dei naufragi del 3 ottobre di dieci anni fa. Nel naufragio morirono 368 uomini, donne e bambini. La notte del 3 ottobre di dieci anni fa i naufraghi, somali ed eritrei, erano quasi arrivati a Lampedusa. Di fronte all’isola dei Conigli, per segnalare la loro posizione, incendiarono una coperta. Le fiamme si propagarono subito: 368 i migranti morti, 155, fra cui 6 donne e 2 bambini, i salvati.
Come da tradizione, nella notte fra domani e martedì, alle 3,15 (orario del naufragio), in piazza Piave, ci sarà un momento di raccoglimento. Sarà presente anche Vito Fiorino, 74 anni, di Sesto San Giovanni, che ogni anno ritorna sull’isola per ricordare i 47 profughi, che assieme a 7 amici, riuscì a soccorrere con la sua barca.
Martedì, alle 8, l’incontro in piazza Castello e poi la marcia fino a Porta d’Europa dove ci sarà un momento di raccoglimento insieme ai sopravvissuti. Saranno presenti anche il vice presidente del Senato, Maria Domenica Castellone, l’arcivescovo di Agrigento monsignor Alessandro Damiano, il prefetto Filippo Romano e l’imam di Catania, nonché presidente della comunità islamica siciliana, Kheit Abdelhafid.
Momento fortemente toccante alle alle 10,30 quando avverrà la deposizione della corona di fiori in mare.
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