Sindaci agrigentini invitati a non farsi tentare da “poche migliaia di euro di gettito”
Difficilmente la tassa di soggiorno troverà terreno fertile in provincia di ASgrigento.
E’ di oggi una lettera dell’assessore provinciale al turismo al Sindaco di Licata Angelo Graci, invitato a ritornare sui propri passi e soprassedere sulla paventata ipotesi di istituire una tassa di soggiorno da far gravare sui turisti che scelgono la città di Licata per le loro vacanze.
L’asessore provinciale Biondi ritiene tale provvedimento una contraddizione rispetto ai buoni propositi manifestati dall’Amministrazione licaitese di guardare al turismo come possibilità di sviluppo economico della città di mare.
A nome dsell’amministrazione provinciale, viene manifestata qualche perplessità per l’intero territorio provinciale. “A fronte di poche migliaia di euro di gettito,- afferma Biondi – la tassa di soggiorno – crea disagio e sconcerto in quei coraggiosi imprenditori turistici che hanno già investito o peggio, disaffezione e disinteresse in quanti hanno intenzione di investire”.
Biondi invita tutti i Sindaci delle città turistiche agrigentine, a non lasciarsi tentare dalla possibilità concesse dalle legge nazionale di introdurre la tassa di scopo sul turismo, per non rischiare – dice – di uccidere nel nascere una delle poche possibilità di costruire sviluppo in questa dimenticata e martoriata Provincia.
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