SCIACCA. La pallavolo saccense si appresta a preparare l’avvio della nuova stagione sportiva ed anche quest’anno si ricomincia con le ormai croniche incertezze legate all’impianto, oltre che alla situazione di emergenza sanitaria.
Il bellissimo campionato 2020/2021 è ormai alle spalle, il Volley Club Sciacca ha giocato la finale per la promozione in serie B e si è dovuta arrendere solo al forte Siracusa. Non è arrivata la proposta di ripescaggio che qualcuno immaginava, ma conta poco visto che comunque sarebbe stata rifiutata.
La pallavolo saccense, che da tanti anni è protagonista in serie C e che meriterebbe ampiamente di potersi misurare in un campionato di categoria, superiore, non può purtroppo programmare nulla senza un impianto adeguato. Da oltre due anni il palatenda Roccazzella è chiuso e non sono ancora stati appaltati i lavori per quel rifacimento ottenuto grazie ad un finanziamento di 600 mila euro, lo stesso che ha permesso il restyling dei campi da tennis.
Sciacca è una delle poche città siciliana a non avere un palazzetto dello sport in muratura e da oltre 30 anni pallavolo e pallacanestro sono costrette a fare tutto in questa tensostruttura ormai vecchia. Da oltre due anni il Volley Club Sciacca è costretto ad allenarsi e giocare in un impianto privato.
Pare che i ritardi nella definizione delle procedure che devono portare ai lavori siano dovuti a problemi di carattere burocratico e urbanistico, qualcuno paventava e lo sta facendo ancora, addirittura il rischio di perdere il finanziamento. L’assessore ai lavori pubblici Roberto Lo Cicero ci riferisce che l’iter va avanti e che le carte adesso sono a posto. Sul piano tecnico ci dice che si sta lavorando ad una relazione sismica. Nulla più sui tempi per arrivare alla tanto attesa gara d’appalto. Un’attesa che è simile a quella dei lavori sul viadotto Cansalamone, con tante chiacchiere e pochi fatti indicando le responsabilità nella solita burocrazia.
I lavori al palatenda Roccazzella consistono nella eliminazione dell infiltrazioni, la sistemazione dei servizi igienici, la risoluzione del problema della condensa e un restyling complessivo che appare quanto mai utile. Ma visti i ritmi della burocrazia, possiamo anticipare che anche la prossima stagione sportiva volerà via e costringerà la pallavolo saccense ad andare avanti in modo precario.
Quello che in tutta questa vicenda dispiace è che sembra ci sia una situazione di indifferenza generale, come se tutto dovesse calare dall’alto. I problemi vanno affrontati di petto e con determinazione, ma anche con tempi rapidi. Non si può ancora continuare a privare un movimento sportivo e tanti giovani dell’unica struttura sportiva pubblica. E, soprattutto, bisogna dire alle associazioni sportive come stanno le cose e tenerle informate. Oggi sono sconfortate, ci dicono che stanno ricominciando ma con l’imbarazzo di dovere stare ancora lontano da quella che è sempre stata la loro casa e non sapere cosa riserva il futuro. Dobbiamo fare qualcosa, non possiamo rischiare di perdere quella passione che permette ogni anno a centinaia di nostri giovani di fare sport.
Da Agrigento a Sciacca, da Canicattì a Licata, da Ribera a Ravanusa: interventi triennio 2025/2027…
L’Opi in piazza Cavour ad Agrigento la Croce Rossa Italiana e gli studenti in Infermieristica…
Oltre cento firme in pochissimo tempo per la petizione "Salviamo ogni goccia d'acqua" oggi pomeriggio…
E' accaduto a Favara: il donatore è Rino Castronovo, un consigliere comunale, neo eletto alla…
Una commissione di indagine sulla gestione del servizio idrico integrato. E’ l’iniziativa assunta dal Consiglio…
Le indagini dei carabinieri hanno trovato anche la conferma del coinvolgimento dei primi due arrestati.…