Mizzica e Caracappa convergono nelle piazze. Intesa su come utilizzare gli spazi pubblici post covid
Sintesi raggiunta fra “Piano piazze” proposto da Mizzica e il progetto “Open Space“ dell’assessore al Turismo. La convergenza è stata trovata “sulla necessità di creare un’idea nuova di spazi in città e sul ruolo da attribuire ad essi, partendo proprio dalle piazze”.
“L’obiettivo è quello di darne un’identità ben precisa, mettendo insieme e all’aperto non solo attività di ristoro, ma anche artigianali e commerciali. Luoghi condivisi tramite una gestione integrata degli spazi attraverso il coinvolgimento di artigiani, maestri corallari, ceramisti e di tanti altri soggetti. Spiega il movimento Mizzica.
Un’idea che porta a considerare che le piazze “non siano più solo luogo di passaggio o assembramento naturale, ma si trasformino in luoghi da vivere per i cittadini, organizzate nel rispetto delle regole del distanziamento sociale e in nuove opportunità per le attività locali in difficoltà”.
Convergenza anche per creare alcuni punti di ristoro per l’asporto, “dando così alle attività prive di spazi adiacenti al proprio locale la possibilità di allestire e arredare queste aree comuni ai fini della consumazione dei loro prodotti”.
Aree e piazze non solo del centro storico, ma anche la possibilità di dare vita a delle “isole” in alcune zone della città come via gaie di Garaffe o il quartiere di San Michele, “concertando, attraverso il coinvolgimento diretto degli esercenti, la chiusura al traffico in determinati giorni ed orari della settimana per un uso più ampio degli spazi esterni ai loro locali”.