La lista della democrazia cristiana era stata esclusa dalla competizione elettorale per l’elezione del sindaco e del consiglio comunale di Palermo in quanto il contrassegno della suddetta lista risultava facilmente confondibile con quello di altra lista , segnatamente con quello della lista Udc-Unione di Centro, presentata in precedenza.
Pertanto i delegati della lista della Democrazia Cristiana hanno proposto un ricorso davanti al Tar Sicilia Palermo per l’annullamento del verbale di non ammissione alla competizione elettorale. Si è costituita in giudizio l’Udc, rappresentata e difesa dagli avvocati Girolamo Rubino, Lcia Alfieri e Ggiuseppe Impiduglia, per chiedere il rigetto del ricorso.
Il Tar Sicilia Palermo, sez. 2, Presidente ed estensore il dottore Filippo Giamportone, condividendo le tesi degli avvocati Rubino, Alfieri ed Impiduglia, ha respinto il ricorso proposto dalla lista della Democrazia Cristiana, condannando quest’ultima anche al pagamento delle spese di giudizio, liquidate in euro duemila, oltre iva e cassa di previdenza forense.
Pertanto la lista della Democrazia Cristiana resterà esclusa dalla competizione elettorale per l’elezione del sindaco e del consiglio comunale di Palermo
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