La Consula ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della riforma delle Province contenuta nel decreto “Sala Italia” e i loro riordino.
La riforma, varata dal Governo Monti, prevedeva la riduzione in base ai criteri di estensione e popolazione. “Non è materia di disciplinare con decreto legge”, hanno stabilito i giudici costituzionalisti.
Regge invece la riforma della geografia giudiziaria: sono state infatti giudicate infondate le questioni sollevate dai tribunali di Pinerolo, Alba, Sala Consilina, Montepulciano e Sulmona contro la loro soppressione; inammissibile quella del Friuli Venezia Giulia. Solo Urbino si salva.
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