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LA CENTRALE BIOMASSE NON SI FARA’: IL CGA DA’ RAGIONE AL COMUNE

Il massimo livello della giustizia amministrativa ha condiviso i motivi di appello formulati dall’avvocato Rubino ed ha riformato l’ordinanza resa dal Tar

Il Consiglio di Giustizia Amministrativa ha detto no alla realizzazione dell’impianto a biomasse della società Carmelo Palermo Oli srl con sede legale in Ribera.

Era stata autorizzata alla Società la costruzione di un impianto per la produzione di energia elettrica alimentato da biomassa da realizzare nello stabilimento di contrada Castellana nel territorio del comune di Ribera. 

Il Dipartimento regionale dell’energia aveva avviato un procedimento per la revoca del citato provvedimento autorizzativo su richiesta del sindaco di Ribera Carmelo Pace. In particolare il Sindaco di Ribera aveva prodotto uno studio redatto dall’istituto di Biomedicina e immunologia molecolare “Alberto Monroy” del Centro Nazionale Ricerche laddove si evidenziavano i rischi sanitari derivanti dalla produzione di energia elettrica da impianto di cogenerazione basato sull’impiego di un motore diesel da alimentare con biomassa liquida.

Il  Dirigente Generale del Dipartimento dell’Energia Gianluca Galati , in considerazione delle ragioni di interesse pubblico esternate dal comune di Ribera annullava d’ufficio in autotutela l’autorizzazione rilasciata in favore della società Carmelo Palermo Olii srl, la quale però proponeva un ricorso giurisdizionale avverso il detto annullamento d’ufficio.

Il Tar Sicilia , in mancanza della costituzione in giudizio del comune di Ribera, accoglieva la richiesta di sospensione dell’esecuzione del provvedimento di annullamento d’ufficio avanzata dai difensori della Società Palermo Olii; ma a questo punto il Comune di Ribera incaricava l’avvocato Girolamo Rubino di proporre appello davanti al Cga per la riforma dell’ordinanza del Tar sfavorevole al comune.

Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la regione Siciliana in sede giurisdizionale, Presidente Paolo Turco, Relatore Pietro Ciani, condividendo i motivi di appello formulati dall’avvocato Rubino ha accolto l’appello cautelare proposto dal Comune di Ribera ed ha riformato l’ordinanza resa dal Tar.

Pertanto, per effetto dell’ordinanza resa dal Cga resta pienamente valido ed efficace l’annullamento d’ufficio disposto dal dipartimento regionale dell’energia nei confronti dell’autorizzazione a suo tempo rilasciata alla società Palermo Olii che pertanto non potrà realizzare l’impianto previsto nella contrada castellana nel territorio del comune di Ribera.

Redazione Corriere

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