“Io sono energia” incanta Selinunte: arte e anima

Successo per la performance multisensoriale di Francesco Panasci e Stefania Bruno al Museo del Baglio Florio

Emozione, partecipazione e grande affluenza per “Io sono energia”, l’evento artistico che ha unito musica, immagini e narrazione in un’esperienza multisensoriale unica, andato in scena nella suggestiva Sala Museo del Baglio Florio all’interno del Parco Archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria. La sala era gremita e il pubblico ha accolto con calore e meraviglia la performance.
Musica, sabbia e parole che toccano l’anima
Una serata intensa ed emozionante, dove l’arte ha incontrato la spiritualità in una forma condivisa e coinvolgente. Protagonisti indiscussi della serata sono stati il pianista e compositore Francesco Panasci, con le sue note originali e coinvolgenti, e la sand artist Stefania Bruno, che ha incantato il pubblico creando dal vivo visioni di sabbia ispirate al libro Io sono energia. Durante la performance, Stefania Bruno ha rappresentato cinque atti tratti dal libro, ognuno accompagnato da una voce narrante che ne raccontava i contenuti. Le immagini, delicate e simboliche, si sono fuse con la musica di Panasci in un dialogo profondo tra suono, gesto e parola. Un viaggio artistico che ha reso visibile l’invisibile, toccando l’anima degli spettatori.
Un ponte tra tre parchi, tre direttori e un’unica energia
Io sono energia è parte dell’Ekklesía Festival, una rassegna che ha saputo unire idealmente tre importanti poli archeologici della Sicilia: Segesta, Marsala e Selinunte. L’iniziativa ha coinvolto non solo luoghi straordinari dal punto di vista storico e paesaggistico, ma anche le energie e le visioni dei rispettivi direttori, che con passione e spirito di collaborazione hanno reso possibile un progetto che va oltre il semplice evento culturale. Ekklesía – dal greco “chiamata fuori” – ha saputo fare proprio questo: chiamare le persone fuori dai propri ritmi quotidiani, portandole in spazi dove la bellezza, la memoria e l’arte si fondono in un’esperienza trasformativa. La sinergia tra i tre parchi ha generato un’onda di connessione, tra artisti, pubblico e territorio, capace di valorizzare il patrimonio culturale non solo come eredità del passato, ma come spazio vivo di incontro e consapevolezza.
Un libro che ci appartiene
A rendere ancora più speciale la serata è stato il momento di incontro con il pubblico alla fine della performance. L’autore del libro Io sono energia ha trascorso del tempo con i presenti, firmando copie, conversando e condividendo energia autentica. È stato un momento intimo e intenso, dove tanti spettatori hanno raccontato di aver sentito quel testo come profondamente proprio. Il libro è diventato un mezzo attraverso cui ogni persona ha potuto specchiarsi, riscoprendo dentro di sé emozioni, domande e verità sopite. Un’opera che non si limita a essere letta, ma si vive, si sente e si trasforma ogni volta che viene condivisa. Un invito a ricordare chi siamo davvero, ad ascoltare ciò che vibra sotto la superficie.


Un successo firmato Ekklesía Festival
L’evento ha rappresentato una delle tappe più emozionanti dell’Ekklesía Festival, confermando la capacità della cultura di generare esperienze profonde e partecipate. Applausi sentiti e commossi hanno accompagnato la chiusura della serata, sottolineando il successo di una proposta artistica che ha saputo fondere con armonia emozione, riflessione, musica e bellezza.
L’arte riattiva il dialogo tra passato e presente, tra persona e collettività, tra energia interiore e paesaggio.
Francesco Panasci, direttore artistico dell’Ekklesía Festival, autore e compositore dell’opera Io sono energia, ha dichiarato: “Portare questa performance al Museo del Baglio Florio a Selinunte è stata un’emozione indescrivibile. Io sono energia è un viaggio intimo e universale, nato da anni di ricerca personale e artistica. Con la musica e la sabbia abbiamo toccato corde profonde del cuore e dell’anima, in un luogo dove la spiritualità abita la pietra. È stato un dono per tutti noi. Aspetto ora l’ultima tappa, quella dell’alba del 25 luglio, con MANAS – Vibrazioni di luce, un dialogo sonoro tra arpe e violoncello che scivolerà tra le pietre del Tempio e la luce nascente. Un primo grazie va all’Assessorato dei Beni culturali della Regione Siciliana e ai direttori dei tre Parchi archeologici coinvolti, con i quali condivideremo presto il nostro saluto finale.”

Il festival si chiude tra luce e mistero
A suggellare questa edizione del Festival sarà la performance finale all’alba del 25 luglio, all’interno del Tempio di Selinunte. “MANAS – Vibrazioni di luce” vedrà protagoniste Giorgia Panasci (arpa) e Giulia Cusumano (violoncello): le loro corde danzeranno tra i chiaro-scuri del tempo, in un dialogo sonoro dove ogni nota scivola tra le pietre antiche e la luce nascente. Un equilibrio perfetto tra presenza e mistero, per chiudere con grazia e profondità un’esperienza che ha parlato al cuore della Sicilia e di chi la abita.