INTERVISTA A VISOCCHI: “PER LA REGIONE SEMBRA ESISTERE SOLO LA SICILIA ORIENTALE”

“Noi non siamo colonizzatori. Ci stupisce la frase dell’assessore Stancheris. Noi siamo imprenditori coraggiosi e abbiamo creduto alla Sicilia, nonostante le mille difficoltà”

“ Ci stupisce il verbo usato dall’assessore Michela Stancheris. Noi abbiamo creduto e puntato sulla Sicilia investendo oltre 160 milioni di euro e realizzando uno delle strutture alberghiere e golfistiche di lusso più rinomate nel mondo. Non immaginavamo, né immaginiamo, certo di essere colonizzatori”.

L’avvocato Gaetano Visocchi, braccio destro di sir Rocco Forte, è presidente della Srff Rome che detiene il 90% delle azioni del Verdura Golf & Spa Resort. La società è proprietaria, oltre che del Verdura, anche del lussuoso albergo De Russie a Roma e del Savoy a Firenze. La recente intervista rilasciata dall’assessore regionale al Turismo, Michela Stancheris, non è andata giù a Visocchi. Né può andare giù a chi in questo territorio vive e lavora. Emerge sempre più la poca attenzione del Governo regionale, della Regione in genere, ma soprattutto della classe politica, la poca attenzione a questa parte della Sicilia, e in modo spiccato a Sciacca e alla provincia agrigentina. Anche il quotidiano La Sicilia, oggi ha dedicato un ampio spazio alle considerazioni dell’avvocato Visocchi con un articolo a firma di Tony Zermo.

Certo che includervi tra i colonizzatori è ingeneroso, avvocato.

“Non ce lo aspettavamo. Noi siamo stati fortemente penalizzati e danneggiati da una burocrazia siciliana incredibilmente lenta e da denunce di ambientalisti che ci hanno ritardato l’avvio dell’attività di due anni creandoci un danno notevole e una lievitazione dei costi dell’investimento del 50%. Il nostro investimento ha creato ricchezza, ha creato 300 posti di lavoro e un indotto di oltre 700 persone. Non solo questo. Abbiamo contribuito in maniera notevole a veicolare nel mondo il brand Sicilia. Il tutto senza sostegno da parte della Regione Sicilia e nonostante le difficoltà ad attrarre turisti in Sicilia. L’Isola non è una destinazione, né la classe politica riesce a mettere in atto iniziative qualificate mirate a destagionalizzare il flusso turistico”. La Sicilia ha perso il suo ruolo di “destinazione”.

Per quale motivo?

“La Sicilia non si è mai dotata di una seria ed efficace azione di marketing. Tantissimo denaro pubblico è stato indirizzato per promozioni fine a se stesse, poco efficaci e prive di una strategia di vero marketing. Altri Paesi, quale la Spagna ad esempio, hanno affidato la loro azione di marketing a società fortemente affermate in campo internazionale. I risultati sono sotto gli occhi di tutti e la Spagna è un grosso competitore che ci toglie grandi quote di flusso turistico, diventando una destinazione turistica. La Sicilia, invece, segna ritardi quasi irrecuperabili. Per noi imprenditori, ma anche i per i futuri investitori, è assai importante conoscere in anticipo quale strategia di marketing la Regione vuole mettere in campo. Ecco perché è necessario che l’assessore Michela Stancheris avvii un serio coinvolgimento con gli imprenditori del settore turistico”.

E’ palese la percezione che la Regione punti la sua attenzione sulla parte Est della Sicilia . E’ d’accordo?

“Ci appare evidente che l’attenzione del Governo regionale sia più marcata per la parte orientale della Sicilia. Le stesse dichiarazioni della Stancheris sono una prova intangibile. Parla degli aeroporti di Catania e Comiso, dimenticando le grosse difficoltà degli aeroporti di Trapani e Palermo. In verità, noi ci troviamo di fronte a difficoltà che sembrano non trovare soluzione, né attenzione da parte del Governo regionale. In questa parte di Sicilia, nel periodo autunnale e invernale le tratte aeree vengono dimezzate. E’ impossibile proporre long weekend perché per via della scarsità dei collegamenti, motivo per cui diventa un’Odissea raggiungere questo importante territorio siciliano. Vi sono nel Nord Europa milioni di golfisti che non possono praticare il golf per via delle condizioni climatiche. La Sicilia sarebbe una destinazione ideale ma non lo è perché subisce penalità dovuti alla mancanza di voli diretti con le città europee, ma anche per la mancanza di infrastrutture. Ricordo che questa parte di Sicilia rappresenta l’anello autostradale mancante. Da Castelvetrano e per tutta la costa sud della Sicilia si viaggia su strade disagiate”.

Non le sembra datata l’idea di realizzare i Casinò?

“Che verso questa parte sud occidentale della Sicilia vi sia un’attenzione ridotta lo dimostra anche la Stncheris quando parla dei Casinò. Lei parla di Cefalù e di Taormina. I Casinò hanno perduto in questi ultimi anni la forza attrattiva che avevano. I Casinò in Italia soffrono una crisi paurosa anche per i continui controlli antievasione. Ma, appunto, quando l’assessore al Turismo parla di Cefalù e Taormina dimostra ancora una volta poca attenzione per il terzo polo turistico che è quello agrigentino e trapanese”.

Il Presidente della Regione non sembra “attratto” da Sciacca.

“Non lo abbiamo ancora visto sul territorio. “Abbiamo invitato diverse volte il Presidente della Regione a visitare questa nostra realtà apprezzata in tutto il mondo e rappresenta un valore per la Sicilia, ma non abbiamo ricevuto nessun riscontro”.

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