Si tratta del direttore tecnico della Gemmo Lucio Donatello, del referente locale Giovanni Tacci e del tecnico Mario Curreri
Nell’ambito del procedimento iscritto a seguito dell’accertata interruzione del regolare funzionamento del depuratore con trattamento a fanghi attivi del presidio ospedaliero “Giovanni Paolo II” di Sciacca, con conseguente immissione dei reflui ospedalieri in pubblica fognatura senza un previo trattamento biologico e di disinfezione finalizzato a contenere i reflui nei valori soglia, la Procura della Repubblica di Sciacca ha chiesto il rinvio a giudizio nei confronti di tre persone.
Si tratta di Lucio Donatello, in qualità di direttore tecnico e procuratore speciale della ditta “Gemmo S.p.a.”, che gestisce da due anni l’impianto, e dei saccensi Giovanni Tacci e Mario Curreri, rispettivamente referente a livello locale della “Gemmo S.p.a.” e “responsabile di cantiere” nel rapporto con la stazione appaltante.
Gli Uffici della Procura contestano il concorso nei reati di frode nelle pubbliche forniture di cui all’art. 356 del codice penale e nel reato di cui all’art. 137 del D.lgs. 152/2006 (norme in materia ambientale).
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