In mille, tra studenti, associazioni di volontariato, amministratori di quattro città e persone di ogni ceto sociale sono scesi in piazza, a Gela, per gridare il loro no ai parchi eolici off-shore, che tre aziende vorrebbero realizzare a due miglia dalla costa. “Mille, come i picciotti di Garibaldi – hanno detto – per salvare il mare di Gela e la Sicilia dall’assalto della speculazione”. Alla manifestazione hanno aderito gli studenti di quasi tutti gli istituti superiori della città. Il corteo, con in testa i sindaci di Gela e di Palma di Montechiaro, i vicesindaci di Agrigento e di Licata, e il presidente del consiglio comunale di Butera, i comitati No Peos (acronimo di parchi eolici off shore) e Legambiente, è partito dall’ospedale Vittorio Emanuele, per raggiungere, dopo un percorso di circa 4 km, il lungomare Federico II di Svevia, dove la protesta si è conclusa portando fin sulla spiaggia i cartelli e gli striscioni sui quali avevano scritto i loro slogan.
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