In carcere quattro cellulari sequestrati e il sospetto dei droni

Le indagini sono ora in corso per accertare le modalità con cui i cellulari sono stati introdotti nella struttura: è un fenomeno che potrebbe essere legato a visite esterne, pacchi postali o droni.

Quattro telefoni cellulari sono stati rinvenuti all’interno della Casa circondariale Pietro Cerulli di Trapani durante una perquisizione straordinaria condotta dalla Polizia Penitenziaria. I dispositivi erano in possesso di altrettanti detenuti, ospitati nei reparti Ionio e Mediterraneo. L’operazione, eseguita con il supporto di agenti anche fuori servizio, ha messo in luce le difficoltà nel contrastare l’introduzione illecita di dispositivi elettronici all’interno degli istituti penitenziari. Il sindacato Sinappe ha espresso “vivo apprezzamento per l’impegno, la prontezza e il senso del dovere dimostrati dagli agenti”. Le indagini sono ora in corso per accertare le modalità con cui i cellulari sono stati introdotti in carcere, un fenomeno che, secondo fonti interne, potrebbe essere legato a visite esterne, pacchi postali o droni.