Il bilancio comunale inasprisce la tassazione. L’Imu sarà un pesante fardello per le famiglie. L’approvazione del bilancio è stato prorogato al 31 ottobre. C’è il tempo per rivisitare lo strumento finanziario

EDITORIALE di Filippo Cardinale

 

Il prossimo dibattito consiliare si preannuncia afoso almeno quanto lo è la stagione estiva che stiamo vivendo. A riscaldare la temperatura umorale è l’aumento dell’odiata Imu. Un salasso, a detta di tutti, una medicina amara che bisogna, però, ingoiare. E’ proprio così? Ce lo spiegheranno i nostri consiglieri comunali nel corso delle prossime sedute consiliari.

Ma in attesa ”dell’evento politico estivo”, mi piace svolgere una considerazione. Sono abituato ad essere supportato dai numeri, che spesso si presentano freddi ma che, invece, danno bene l’idea delle cose di cui parliamo. Se il Consiglio comunale approverà la proposta dell’Amministrazione di applicare l’aliquota Imu al 9,6 per mille (cifra che include la quota che incassa lo Stato), il cittadino pagherà il 120 % ripetto allo scorso anno.

Ed è qui che mi avvalgo di un esempio esplicativo. Il ragionamento va oltre la tassazione della prima casa, perché per questa la stangata è ancora più pesante, essendo state esentate, l’anno scorso, dall’Ici. Dunque, consideriamo un immobile di media grandezza, di circa 140 mq, con rendita castale di 800 euro. Nel 2011, pagava 588 euro di Ici. Nel 2012, pagherà con la voce Imu 1.290,24 euro. Non può sfuggire che il salasso è del 120%. L’ignaro si renderà conto della stangata con il prossimo dicembre, quando dovrà sborsare il saldo Imu. La prima rata è stata pagata a Giugno, con l’aliquota non ancora aumentata del 7,6 per mille, ed ha versato euro 510,72.

A dicembre il cittadino si aspetta di dovere pagare identica cifra a saldo, invece pagherà il saldo con aliquota maggiorata, che sarà pari a euro 779,52. Mica sono bruscolini! Se sommiamo all’aumento Imu, il 400 % di aumento dell’addizionale comunale IRPEF, l’aumento della tassazione regionale e nazionale, si capisce che un bilancio comunale che poggia il suo impianto sulla tassazione non può che generare forte preoccupazione, sommata alle difficoltà vissute dalle famiglie.

C’è un’alternativa? La classe politica è chiamata a partorire proposte, idee, soluzioni. Il comandante di una nave ha l’obbligo di tentare ogni manovra utile ad evitare disagi o pericoli ai passeggeri. Nella nostra realtà cittadina appare inevitabile puntare la prua su alcune rotte di navigazione alternative rispetto a quelle che si stanno tracciando. 

La caccia agli evasori fa fatta subito, anche con ditte private. Immediatezza nella vendita degli immobili comunali strategici. Taglio drastico a spese correnti, in particolare le spese per la raccolta dei rifiuti Rsu ( oltre 5 milioni di euro è l’attuale costo annuale). Taglio delle spese non necessarie, esempio le manifestazioni, ricorrendo ai privati. Applicazione immediata della tassa di soggiorno. Vi è anche una “rotta morale”, già seguita dalla vicina Ribera: la riduzione dell’indennità a politici e dirigenti. E’ questo un segnale verso la popolazione ormai tartassata oltre ogni limite di sopportazione.

Ci attendiamo dal Consiglio comunale un dibattito serio, non demagogico, ma costruttivo. Nello spaccato tra maggioranza e opposizione c’è la Città, i cittadini. Evitate inutili accapigliamenti.

Intanto, la Conferenza Stato Città – si evince da un comunicato stampa diramato dll’ex sindaco Mario Turturici-  ha deliberato una ulteriore proroga al 31 ottobre 2012 del termine per l’approvazione del bilancio 2012. Tale proroga, difficilmente risocntrabile nel passato, palesa le forti difficoltà attraversate dai Comuni.  Tale lasso di tempo in più concesso è l’occasione, tuttavia, di  valutare meglio l’intera manovra economica già all’ordine del giorno del Consiglio Comunale. 

Una riflessione in modo tale da attuare una possibile revisione della stessa e di un possibile abbassamento delle aliquote Imu così come proposte.

E’ notorio che sono innumerevoli le difficoltà riscontrate dai comuni a causa delle novità apportate dai recenti provvedimenti adottati dal governo, nello specifico il decreto Salva Italia, le difficoltà di contabilizzazione dell’IMU, i tagli preventivi al fondo di riequilibrio, ed infine gli obblighi in capo ai comuni derivanti  dalla spending review.

In buona sostanza, si rischia di varare un bilancio già superato dalle norme, con conseguente obbligo di rivedere le previsioni all’indomani della sua approvazione.

La proroga della scadenza dell’approvazione del  bilancio 2012 offre anche la possibilità di attendere chiarezza sul “dilemma” sull’applicabilità delle sanzioni legate al Patto di stabilità in Sicilia, questione rappresentata al MEF con atto d’interpello del Comune.

Dunque, è guardando lo stato attuale di difficoltà delle famiglie, vittime di una  crisi economica gravissima e di una tassazione non più sostenibile, che i consiglieri comunali debbano tentare in modo serio ed afficace di alleggerire la pressione fiscale. 

Il maggior tempo a disposizione per l’approvazione del Bilancio 2012 potrebbe partorire analisi prima e soluzioni dopo più ponderate e giuste.

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