SCIACCA- Lo scontro asperrimo sulla riduzione dell’Imu riflette una verità inconfutabile. Nessuna politica sulle imposte e tariffe è mai messa sul tavolo in modo tale da ridurre il peso che grava sui bilanci familiari. Il saccense non ha mai fruito di un abbattimento dei tributi nonostante i risultati positivi sulle percentuali di differenziata, per quanto riguarda la tassa sui rifiuti, per esempio. La medesima attesa di una riduzione dell’Imu è entrata nel campo di battaglia tra opposizione e amministrazione comunale. La prima mira ad un significativo taglio, la seconda mette sul piatto una riduzione che è meno della cifra complessiva destinata ai premi dei carri allegorici. Ma la sostanza è una: il saccense non è meritevole di una politica amministrativa capace di alleggerire l’imposizione tributaria che dà squilibrio al bilancio familiare. Nel contesto della forte tensione sulla volontà dell’opposizione di ridurre il gettito dell’Imu di 1,7 milioni di euro entrano due elementi. Il primo è che l’opposizione ha i numeri forti della maggioranza in Consiglio comunale. L’Amministrazione, di contraltare, ha l’arma dello scioglimento del Consiglio comunale medesimo con il bis del ritorno a casa dei consiglieri comunali, come avvenne con la giunta Valenti che rimase da sola al governo cittadino. E ora la matassa si è ingarbugliata. Nell’ultimo Consiglio comunale è accaduto il nulla non essendo stato raggiunto il numero dei consiglieri presenti per validare la seduta. Nessuna intesa è stata raggiunta alla scadenza del 28 febbraio, termine ultimo per rivedere la delibera ed evitare l’applicazione delle aliquote base. “Dopo un’attenta valutazione e diversi confronti interni- scrivono i consiglieri di FDI, DC, Forza Italia, Mpa, lista Messina Sciacca 2022 e i due esponenti di Uniti e Liberi per Sciacca-abbiamo deciso di non partecipare alla seduta consiliare, decretando di fatto la bocciatura della proposta dell’amministrazione”. Consiglieri che sostengono che il sindaco Termine non ha preso in considerazione la loro richiesta di ridurre le aliquote IMU, nonostante vi fossero le condizioni per farlo. Dicono che è “una chiusura totale da parte dell’amministrazione che sul piatto controproposto una riduzione di appena 120.000 euro. L’opposizione mette in risalto che in altre circostanze, la giunta Termine sia stata, invece, in grado di trovare le risorse necessarie per coprire quelle che definiscono “inefficienze amministrative”. Citano i 450 mila euro di fondi comunali che si sono resi necessari per garantire il trasporto pubblico locale, i 600 mila euro accantonati in bilancio per il rischio di perdere il finanziamento del mercato ittico, i 3 milioni di euro per la casa albergo per anziani, gli aumentati costi del randagismo (100 mila euro negli ultimi due anni) oltre agli avanzi di amministrazione. Insomma, i soldi si trovano ma non per dare un segnale ai cittadini con una riduzione di tributi. Il contribuente saccense non merita tanto, per lo più in un periodo in cui il dibattito dominante è concentrato sul carnevale. E’ la zona Cesarini. Nei momenti delicati della città basta mettere sul tappeto il tema del carnevale. L’opposizione, dunque, tira dritto e attacca il sindaco Termine sostenendo che sulla questione delle aliquote Imu avrebbe dimostrato ancora una volta di essere politicamente inadeguato e di non esser riuscito a trovare le risorse necessarie ad accogliere la richiesta di riduzione che era stata avanzata. Lo scontro attuale sembra lo show, assai poco edificante, messo in onda mondiale nello studio ovale della Casa Bianca. Trump minaccia Zelensky di non essere nelle condizioni di dire no alla proposta indecente dell’uomo che misura tutto in termini di business, mentre nella modesta Sciacca, Termine rigetta la proposta dell’opposizione forte dell’arma dello squilibrio di bilancio e del consequenziale scioglimento del Consiglio comunale. In tal caso, l’opposizione (insieme all’esiguo numero dei consiglieri comunali della colazione Termine), uscirebbe in disfatta dall’aula consiliare sulla via fi ritorno a casa. Come Zelensky è stato accompagnato all’uscio della Casa Bianca come un ospite non gradito. Cosa succederà adesso? Entro il 13 marzo prossimo si dovrà approvare in Consiglio Comunale la delibera di riequilibrio di bilancio, legata proprio al minor gettito dell’Imu per un milione e 700 mila euro, per rimettere in ordine i conti. In caso contrario andrebbero a casa tutti i consiglieri comunali e Termine resterebbe solo al comando. In questa cittadina dove la farsa spesso domina la scena, vi è una forte vocazione ad autocastrarsi per fare un dispetto alla moglie. Il marito soffre, la moglie trova l’alternativa. Chi si accontenta gode, ma in tal caso è improbabile che a godere sia il marito.
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