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IL SALUTO DEI GIUDICI ENZO AGATE E CARMEN BIFANO

I due giudici sono stati trasferiti a Roma e Palermo

Si è svolta oggi la cerimonia di commiato dei giudici Carmen Bifano ed Enzo Agate. L’aula colma a più non posso di colleghi (venuti anche dal nord Italia e che hanno iniziato la carriera a Sciacca, come Mazza e Velo), di avvocati, del personale, è stata  la prova provata del valore professionale, ma anche umano, che i giudici Enzo Agate e Carmen Bifano, hanno dimostrato. La sostanza professionale dei due magistrati è stata evidenziata dal presidente del tribunale, Andrea Genna e dal capo della procura della Repubblica di Sciacca, Vincenzo Pantaleo. “Un grande senso del dovere- ha chiosato Genna- ha contraddistinto i due giudici nella consapevolezza di offrire un servizio d’eccellenza alla collettività”. Il procuratore Pantaleo, nel sottolineare il particolare momento in cui avviene il commiato (il riferimento è al Ddl giustizia approvato in Consiglio dei Ministri) pone un interrogativo al quale risponde subito. “Ma quale privilegi? Lo spirito di servizio e di abnegazione che hanno dimostrato i due magistrati sono la sintesi dei “privilegi” con cui hanno esercitato la loro funzione radicata in un eccezionale senso del dovere”.

Ma com’è la situazione dell’organico dei magistrati nel palazzo di giustizia di Sciacca? Cominciamo con la procura della Repubblica. Mancano tre sostituti procuratori che arrivano ad aprile. Sono di prima nomina e vincitori dell’ultimo concorso: Michele Marrone, Giovanni Vaira e Alessandro Moffa. Da parecchi mesi, quasi un anno, la magistratura inquirente è costituita dal procuratore capo, Vincenzo Pantaleo, e dal sostituto procuratore, Salvatore Vella. Eppure, i due magistrati, hanno saputo mantenere un ritmo da guinness dei primati.

Il tribunale, adesso conta 6 giudici, più il presidente. L’organico normale sarebbe di 9 giudici più il presidente. A fronte della partenza dei giudici Agate e Bifano, c’è l’arrivo imminente del giudice Silvia Capitano. Poche settimane fa, il palazzo di giustizia saccense ha concluso due processi di mafia, “Scacco Matto” e “Face off”. Ambedue con condanne, ma anche segnando un tempo record di durata.

Redazione Corriere

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