Pane tradizionale - Fonte:Archivio interno
Un antico forno in Sicilia produce pane con lievito madre e grani antichi: è il pane più buono d’Italia, una tradizione che conquista tutti i sensi.
In Italia, il pane non è solo cibo: è un rito quotidiano, un gesto che unisce generazioni e territori. Ogni Regione ha la sua specialità, dalla croccante ciabatta al pane di Altamura, fino al pane sciocco toscano e al carasau sardo. In mezzo a questa ricchissima varietà si nasconde un piccolo gioiello: il pane artigianale di Borgo Santa Rita, in Sicilia.
Fragrante, genuino, lavorato con metodi antichi, questo pane è diventato una vera attrazione per gli amanti del gusto autentico. In un’epoca dominata dai prodotti industriali, rappresenta una resistenza del sapore, un ritorno alla semplicità fatta bene.
A pochi chilometri da Caltanissetta, nel cuore della campagna siciliana, sorge Borgo Santa Rita, un piccolo agglomerato di case in pietra e stradine silenziose. Un tempo popolato, oggi è quasi disabitato, ma proprio questa sua quiete lo rende affascinante.
Qui il tempo sembra essersi fermato. Passeggiare tra le sue vie significa respirare un’aria di autenticità, lontana dai ritmi frenetici delle città. E proprio in questo borgo, immerso nel silenzio e nella natura, ha preso vita una delle più sorprendenti storie del pane italiano.
Il vero protagonista del borgo è il suo forno storico, dove ogni giorno prende forma un pane lavorato con passione, conoscenza e rispetto per la tradizione. Il merito è di Maurizio Spinelli, panificatore e custode di un’arte antica che profuma di grano, legna e tempo.
Maurizio utilizza lievito madre e grani antichi, senza alcun additivo chimico. Il risultato è un pane croccante fuori e morbido dentro, dal gusto pieno e naturale, che racconta la Sicilia più autentica con ogni morso. Non è raro vedere visitatori arrivare appositamente da tutta Italia, solo per acquistarlo e assaggiarlo.
Negli anni Sessanta, come molti altri borghi siciliani, Borgo Santa Rita fu svuotato dall’emigrazione. Molti se ne andarono in cerca di un futuro altrove. Ma la famiglia di Maurizio decise di restare. Continuarono a coltivare la terra, a vivere secondo i ritmi della natura e a custodire la memoria del luogo. Quel piccolo forno è diventato nel tempo una tappa obbligata per chi cerca l’essenza della Sicilia, dove il pane non è solo un alimento, ma un ponte tra passato e presente. Un gesto semplice, quotidiano, che in questo borgo si è trasformato in un’esperienza di viaggio e di riscoperta.
Chi visita Borgo Santa Rita non trova solo uno dei pani più buoni d’Italia, ma scopre una Sicilia diversa: più lenta, più autentica, dove il silenzio non è vuoto, ma presenza. Una Sicilia fatta di piccoli gesti, di mani che impastano e di forni che raccontano storie antiche. Un luogo che dimostra come anche da un borgo quasi dimenticato possa nascere un prodotto di eccellenza, capace di attirare persone da ogni dove. E forse è proprio qui, tra pietra, grano e cielo, che si ritrova il senso più vero della parola “pane”.
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