“Manifestiamo il nostro sconcerto ed il nostro radicale dissenso rispetto all’incomprensibile provvedimento adottato ieri l’altro dall’ARS, su proposta del Governo della Regione e che punterebbe ad una drastica riduzione delle royalties, dal 20 al 13%, a carico delle compagnie petrolifere presenti, con effetti sovente devastanti, sul territorio siciliano”.
Il gruppo consiliare del Pd prende posizione rispetto alla decisione del governo Crocetta rispetto al trattamento agevolato nei confronti delle compagnie petrolifere che estraggono petrolio dal nostro territorio.
La nota è firmata dai consiglieri comunali Simone Di Paola, Vincenzo Marinello, Vincenzo Sabella e Cinzia Deliberto. I consiglieri comunali sono attoniti rispetto alla scelta del Governo regionale. “E’ incredibile e francamente avvilente- scrivono- dover leggere che, secondo il Governo della Regione, questo sarebbe un provvedimento che viene incontro alle esigenze delle attività produttive operanti in Sicilia”.
La domanda posta dal gruppo consiliare del Pd è: “Ma davvero c’è qualcuno che crede che il miglior modo di aiutare il comparto produttivi siciliano sia quello di abbattere la tassazione ai petrolieri?”.
E poi. “Si può mai pensare di rilanciare le attività produttive facendo regali alle compagnie petrolifere e dunque incoraggiando attività che dalle nostre parti nessuno vuole e che un po’ dappertutto stanno scatenando la furibonda reazione di una miriade di associazioni e cittadini?”.
Secondo i consiglieri comunali del Pd, “gli impegni più solenni vengono disattesi in modo così plateale: ci riferiamo all’impegno assunto in campagna elettorale dal Governatore Crocetta di imporre con iniziativa legislativa alle compagnie petrolifere di portare la propria sede legale in Sicilia così da lasciare qui le tasse pagate; ebbene oggi non soltanto a questi signori non si impone di pagare le tasse”.
“In Sicilia – continuano- addirittura gli si abbassano drasticamente le royalties”.
Ma poi, pongono un’altro interrogativo nel quale non è difficile cogliere la delusione. “Quanto conta davvero la politica nelle scelte del Governo? E quanto invece contano talune organizzazioni datoriali, che da tempo ormai hanno subappaltato (politicamente si intende) un pezzo significativo delle Istituzioni regionali?”
E ancora: “A che vale spendersi Consigli Comunali, presentando ed approvando mozioni di indirizzo varie, se poi la Regione con simili provvedimenti contraddice in un sol colpo tali iniziative, dimostrando di infischiarsene altamente dei territori?”.
I consiglieri del Pd arrivano, addirittura, ad auspicare che sia soltanto un brutto incubo e nulla di più. “Ci pare davvero paradossale che, in un contesto nel quale nascono come funghi associazioni e comitati spontanei contro le attività di estrazione del petrolio, mediante trivellazioni e prospezioni varie, per lo più animate da militanti e simpatizzanti del centro sinistra, proprio un governo che dovrebbe essere più affine a queste sensibilità faccia un clamoroso regalo alla casta dei petrolieri. Ovviamente ci auguriamo che si tratti solo di un mero errore e di risvegliarci da un incubo”.
“Ma se invece ciò fosse vero- concludono- confermerebbe quanta distanza ormai ci sia fra il cittadino militante, con le sue idealità e le sue convinzioni, ed un pezzo di classe dirigente che ormai non fa nemmeno più finta di tenere in considerazione le più elementari istanze di quella che un tempo si sarebbe definita “la base”.
“Da parte nostra prendiamo le distanze da un simile provvedimento riservandoci di assumere ogni iniziativa necessaria ad esternare pubblicamente il nostro dissenso, chiedendo, anzi, pretendendo, chiarimenti alla nostra deputazione.”
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