La tassa sulla monnezza rimane invariata
Niente aumento della Tarsu, almeno per l’anno in corso. Seppure le casse comunali ne avrebbero di bisogno, il sindaco Vito Bono ha firmato la determina che conferma la Tarsu dello scorso anno. Un atto “dovuto” se si considera che già l’amministrazione attuale aveva aumentato del 35% la tariffa sui rifiuti solidi urbani. Un aumento che ha prodotto ricorso al Tar da parte dell’associazione Popolari per Sciacca, guidata dall’avvocato Stefano Scaduto, sostenitore dell’illegittimità della determina sindacale. Secondo Scaduto, l’aumento della Tarsu è materia del Consiglio comunale.
In attesa dell’esito del ricorso, rimane da fare una considerazione: negli ultimi 10 anni la Tarsu, nella città termale, è aumentata del 70%. Negli anni precedenti, infatti, l’aumento era avvenuto in più scaglioni.
Ma c’è ancora un tema che fa discutere i consiglieri comunali: quello del costo del servizio di raccolta e smaltimento, che è di circa 5 milioni di euro l’anno. Un ingente somma che il Comune versa nelle casse dell’Ato Ag 1 Sogeir. Diverse volte il dibattito sull’esoso servizio di raccolta e smaltimento è tornato alla ribalta, ma fino ad oggi nulla è cambiato. Il gettito della Tarsu è pari a 3,7 milioni di euro, e copre il 75,5% del costo. Percentuale coperta dai contribuenti. Il costo del servizio, dunque, continua a rimanere ancora alto, nonostante la Sogeir diffonda dati di successo sulla raccolta differenziata.
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