Quattro anni dopo la beatificazione del magistrato Rosario Angelo Livatino, il corpo del giudice martire della Chiesa è stato mostrato alle migliaia di fedeli che oggi a Canicattì hanno partecipato alla celebrazione di via Rosario Livatino. La giornata si è sviluppata attraverso la chiusura dell’Urna contenente il corpo del Beato e l’apposizione dei sigilli. Erano presenti l’Arcivescovo, i membri del Tribunale per la ricognizione, i rappresentanti delle parrocchie e il clero di Canicatti, i Seminaristi, i direttori, impiegati e volontari della Curia Arcivescovile. Al termine, dimessi gli intervenuti, i membri del Tribunale hanno proceduto alla conclusione dell’ultima sessione con la lettura e la sottoscrizione del Verbale. La celebrazione si è svolta con un corteo con i ministri che hanno accompagnato le reliquie del Beato Rosario Livatino dalla chiesa S. Chiara per via Gugino fino a raggiungere la via Giudice Rosario Livatino. Collocata l’urna sul palco, è stata data lettura della relazione conclusiva della ricognizione canonica. Poi la celebrazione eucaristica e al termine l’urna con le reliquie è stata riportata in chiesa attraversando via Giudice Livatino e via Gugino e posta sul sagrato per permettere ai fedeli di potere venerare le reliquie. Terminata la venerazione è stata ricollocata nella sepoltura che, fino a domenica 18 Maggio, resterà aperta per la venerazione da parte dei fedeli. Il corpo del beato, trovato in perfetto stato di conservazione, è stato posto in un’urna trasparente con addosso la toga e in mano il vangelo. Il monumento appositamente realizzato, sarà chiuso e riaperto il prossimo 21 settembre, in occasione dell’anniversario del suo assassinio. A seguire, il sarcofago sarà riaperto in altre due occasioni, il 3 ottobre, giorno del compleanno del beato Livatino e il 10 maggio, data quest’ultima della sua beatificazione.
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