RIBERA- Il castello Poggio Diana ritorna a rispelndere grazie al progetto di messa in sicurezza e valorizzazione promosso dal GAL Sicani- Agenzia per lo Sviluppo della Sicilia Centro Occidentale. E’ accessibile in sicurezza, illuminato la sera e inserito nella rete museale del Distretto Rurale di Qualità dei Sicani (DRQ Sicani). Alla presenza delle autorità e cittadinanza, ieri sera sono stati presentati i risultati dell’importante intervento. Il progetto, finanziato interamente dal GAL Sicani nell’ambito del
Piano di Azione Locale (PAL) e della sottomisura del PSR Sicilia 2014-2022 dedicata alla fruizione pubblica delle infrastrutture turistiche, è il frutto di una convenzione tra lo stesso GAL, il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento e il Comune di Ribera. La progettazione esecutiva è stata curata dai tecnici Angelo Airò, Marco Curmona, Gerlando Vella e Salvatore Pace, sotto la direzione del Parco Archeologico. Gli interventi hanno consentito di ripristinare le condizioni di sicurezza necessarie per rendere fruibile il bene, dando continuità ai lavori di consolidamento e restauro architettonico realizzati tra il 2005 e il 2008. “La riapertura del Castello Poggiodiana è un momento storico per
la nostra comunità- dichiara il sindaco di Ribera Matteo Ruvolo- e restituiamo ai cittadini e ai visitatori un luogo simbolo della nostra identità, che torna a essere motore culturale e turistico per tutto il territorio”.
Il Castello di Poggiodiana, sorge a 200 metri di altezza su un colle vicino al centro abitato di Ribera. Le sue rovine, che comprendono una torre cilindrica merlata e una colombaia a pianta quadrata, rappresentano una testimonianza di grande valore architettonico e storico. Costruito nel XII secolo dai Normanni a difesa delle piccole comunità vicine e delle terre tra Eraclea Minoa e Caltabellotta, e conosciuto fino al XIV secolo col nome saraceno di Misi/cassino, (ossia luogo di discesa a cavallo) venne concesso alla famiglia Maletta, e da questi passò per eredità a Scaloro degli Uberti che resosi reo di fellonia si vide co,ifìscare il castello che venne dato ai Monterosso per passare successivamente ai Chiaramonte ed a Guglielmo Peralta. Nel XV secolo passò in possesso dei conti Luna, in memoria di questi ha cambiato denominazione per prendere infine definitivamente l’appellativo di castello di Poggiodiana in onore della nobildonna Diana Moncada, figlia del principe di Paternò Luigi Guglielmo Moncada e moglie di Vincenzo Luna.
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