L’intimidazione è avvenuta a Bivona, citta’ dell’imprenditore antiracket
“L’intimidazione a danno del pubblico ministero Salvatore Vella è un’azione a dir poco deplorevole. Una persona come il dottore Vella è degna di rispetto e ammirazione per il lavoro che svolge e che fin’ora ha svolto. Chi pensa di intimidirlo in simili modi deve ritenersi un vigliacco”. A dirlo è il testimone di giustizia Ignazio Cutrò, imprenditore bivonese, in merito al biglietto di minacce fatto trovare al magistrato della Procura di Sciacca, Salvatore Vella. “Gli autori di tale gesto – continua Cutrò – non sono paragonabili nemmeno ai vermi. Vella, quando ricevette l’intimidazione, si trovava a Bivona, paese in cui vivo e da cui la malavita ha cercato di farmi fuggire. Sappiano questi vigliacchi che la lotta alla mafia continuerà sempre e comunque. Non sono queste intimidazioni a far cambiare rotta ad una persona corretta e con la schiena dritta come Salvatore Vella. Infine – conclude l’imprenditore bivonese – voglio esprimere la più sincera solidarietà al magistrato, invitandolo ad andare avanti senza tentennamenti”.
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