IERI A BURGIO CONVEGNO SU “CONIUGARE CULTURA E SVILUPPO”

“Coniugare cultura e sviluppo, Tutela e valorizzazione del patrimonio architettonico e storico-artistico per la crescita del territorio”,  è stato il  tema di una giornata di studio svoltasi a Burgio nella sala conferenze dell’ex Stazione Ferroviaria. Un appuntamento promosso dal Comune di Burgio e condivisa con la Soprintendenza ai Beni Culturali di Agrigento, nell’ambito della programmazione del MUCEB – Museo della Ceramica di Burgio.

Oggetto della giornata è stata la preoccupazione che a causa della crisi economica, le politiche e le risorse per la cultura nel nostro Paese si assottiglino ancora di più. Diventa sempre più centrale,m dunque,  la ricerca di un nuovo esempio di sviluppo sostenibile “che faccia leva sulla cultura quale vettore di crescita locale, di identità e coesione sociale”.

Un nuovo approccio alla cultura che richiede capacità di governance e di stimolo alla cooperazione fra enti anche di livello diverso. Una comunità – dichiara l’assessore Tusa – con una vocazione per la valorizzazione dei beni artistici esemplare. Ho trovato a Burgio delle eccellenze che meritano attenzione e sostegno: il museo della ceramica, esempio di musealizzazione e di identità del territorio con una bella sinergia con Palazzo Abatellis di Palermo, le tante chiese, la tradizione della costruzione delle campane, rappresentano il modello di rete territoriale e dell’offerta culturale di questo territorio. Aiutare i piccoli centri dell’entroterra spesso dimenticati – conclude Tusa – è dovere del governo Musumeci che mette ai primi posti della sua azione il rilancio delle piccole realtà, anche con il supporto alle attività culturali”.

“Il coinvolgimento dei sindaci e degli amministratori comunali – afferma il Sindaco di Burgio, Francesco Matinella – testimonia che le nuove politiche di sviluppo delle nostre comunità si potranno concretizzare solo se si supera il concetto di municipilità e si guarda ad una prospettiva di concertazione territoriale. Mi sembra questa una prospettiva imprescindibile perché saranno le comunità, tutte insieme, che fanno squadra, che esprimono sensibilità comuni, a potere e a dovere costruire politiche di sviluppo basate su temi importanti come la valorizzazione del patrimonio architettonico e storico-artistico”.

“Abbiamo voluto promuovere questa giornata di studi -afferma Vito Ferrantelli, Presidente del Consiglio Comunale e Direttore del Muceb – perché riteniamo sia doveroso, e a mio avviso anche possibile, provare a costruire le condizioni affinché le ricchezze del nostro patrimonio artistico possano costituire un elemento importante per creare occupazione e sviluppo nel nostro territorio”.

“Il modello Muceb è un modello applicativo felice di sistema culturale che mi inorgoglisce e che mi emoziona molto – ha detto Bernardo Agrò, l’architetto artefice del progetto e responsabile della sezione per i beni architettonici e storico-artistici della soprintendenza di agrigento”.