Apertura

«I siciliani non si sottopongono agli screening oncologici»

L’allarme è del Dipartimento per le attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico

Screening oncologici fermi al palo. I siciliani snobbano la prevenzione contro i tumori e non si sottopongono ai test. I numeri, anche se del 2024, fotografano una situazione che nemmeno raggiunge i livelli essenziali di assistenza (Lea) stabiliti dal ministero della Salute: lo screening, infatti, dovrebbe coprire almeno il 50% della popolazione per cervicarcinoma e colon retto, 60% per mammografia. E invece, rispetto ai Lea, soltanto il 25% effettua lo screening cervicarcinoma, il 30,6% per il mammografico, il 14,5% per il colon retto. Anche se le Asp territoriali hanno inviato l’invito ad effettuare lo screening al 100% della popolazione target (dai 50 ai 69 anni per mammografia e colon retto, 25-65 anni per cervice uterina), a rispondere è stata una percentuale esigua: 26,4% per lo screening cervicarcinoma, 33,5% per quello mammografia, 15,2% per lo screening al colon retto.

«I test per lo screening al colon retto, che va effettuato ogni due anni, anche in mancanza di invito dell’Asp, si possono ritirare in tutte le farmacie – dice Lucia Li Sacchi, dirigente del servizio 1 del Dasoe – per gli altri screening, bisognerà chiamare il numero verde dell’Asp 800894549 e fissare l’appuntamento. I test sono gratuiti, anche per gli stranieri, e non è necessaria la prescrizione del medico di base, nemmeno per eventuali successivi approfondimenti, per i test diagnostici e successive terapie per orientamento».«Perché la popolazione non risponde agli screening? – si chiede Giacomo Scalzo, direttore del dipartimento per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico (Dasoe) – Forse c’è una scarsa consapevolezza da parte del cittadino che pensa che il test per prevenire il tumore al colon retto sia la colonscopia, invece è solo un semplice esame delle feci. Nelle farmacie della provincia di Caltanissetta abbiamo scoperto che nessuno ha ritirato il test, nonostante le campagne di comunicazione delle Asp territoriali. Le Regioni che sono fuori dal piano di rientro stanno investendo milioni di euro per potere fare ulteriori screening oncologici alla popolazione (per esempio per polmoni e pancreas), noi non lo possiamo fare perché siamo ancora vincolati al piano di rientro fino a quando non riusciremo a raggiungere gli standard previsti per i tre classici screening oncologici (cervice uterina, mammella e colon retto) – conclude Scalzo – Però ci rendiamo conto che la prevenzione è molto importante e delicata. Ecco c’è allo studio un progetto per effettuare in due anni screening ad almeno 5 mila persone per prevenire il tumore ai polmoni».

Giuseppe Recca

Share
Published by
Giuseppe Recca
Tags: home

Recent Posts

Pippo Graffeo: voce poetica tra arte, storia e leggenda

Dalla scena teatrale alla memoria siciliana, l’attore e poeta saccense celebra l’amore e le radici…

3 ore ago

Allarme West Nile: salgono i contagi e i decessi, ma la situazione resta sotto controllo

Sette morti nel Lazio, 15 in tutta Italia. Crescono i casi, ma il Ministero rassicura:…

3 ore ago

Tragedia a Brescia: morta studentessa agrigentina di 23 anni

Una crisi respiratoria improvvisa, in base ad una prima ricostruzione dei fatti, le ha tolto…

4 ore ago

“Dedalo 2025”: premio Sottile a Piparo, Analfino e Salamone

La manifestazione giunta alla diciottesima edizione si svolgerà dal 22 al 24 Agosto 2025 alla…

5 ore ago

Ciclista perde la vita a Palermo nello scontro con un’auto

L’impatto è stato violentissimo: l'uomo è stato sbalzato a diversi metri di distanza e ha…

5 ore ago

Per la Dc saccense Controcorrente “è solo opposizione senza proposte”

SCIACCA- Arriva subito la replica della Dc saccense alle considerazioni politiche espresse dal Movimento Controcorrente-Faro.…

8 ore ago