Ci sarebbero anche delle studentesse universitarie provenienti dalla provincia di Agrigento tra le squillo coinvolte nel giro di prostituzione scoperto dagli investigatori di Palermo che ha portato all’iscrizione sul registro degli indagati di una coppia del capoluogo, Vito Signorino e Rosalia Arcara.
Le ragazze vendevano il proprio corpo al migliore offerente all’interno di quello che veniva presentato come centro massaggi. Secondo quanto appurato, i clienti, generalmente facoltosi uomini d’affari, pagavano una cifra che si aggirava intorno ai 115 euro la metà dei quali, sarebbe finita nelle tasche delle “massaggiatrici”.
Un’attività andata avanti per diverso tempo, fino a quando gli stessi indagati non hanno scoperto casualmente le telecamere nascoste all’interno dei locali dove si svolgevano gli incontri che sono stati tutti registrati.
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