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GIRO DI ESCORT STRANIERE, TORNA IN CARCERE GIANNI MELLUSO

Sfruttamento prostituzione tra Sciacca, Menfi e Sambuca. Arrestati anche la moglie e altre due persone

Quattro arresti dei carabinieri per sfruttamento della prostizuione, in manette anche Gianni Melluso.

L’attività d’indagine, effettuata dai carabinieri della sezione di Pg della Procura saccense, coadiuvati dell’Arma territoriale della Compagnia, ha permesso di eseguire oggi all’alba quattro ordinanze di custodia cautelare emesse dal G.i.p. del Tribunale di Sciacca, una in carcere e tre degli arresti domiciliari, per organizzazione di case di prostituzione e sfruttamento delle donne che svolgevano tale attività.

Sono state, inoltre, eseguite le perquisizioni dei due immobili adibiti a case di prostituzione, uno a Sciacca e l’altro aMenfi, che venivano posti sotto il vincolo del sequestro. L’operazione di Polizia Giudiziaria costituisce l’esito di un’attività investigativa iniziata nel mese di marzo 2012, che ha consentito, anche attraverso servizi di pedinamento ed intercettazioni, di venire a capo dell’esistenza di un gruppo di soggetti, che dalla detta attività criminosa traevano illeciti profitti.

L’attività di indagine, ha permesso di individuare nel noto Gianni Melluso il personaggio centrale nell’ambito del gruppo di persone dedito allo sfruttamento della prostituzione mediante il sistema cosiddetto “escort in tour”, costituito da donne che si spostano periodicamente da una casa di prostituzione all’altra. Gli altri soggetti destinatari delle ordinanze cautelari sono Raffaella Pecoraro, moglie di Melluso, Pellegrino Grisafi, Stefano Giovanni Ernesto.

Melluso è noto, oltre che per il suo notevole trascorso criminale, anche per essere stato uno dei protagonisti della vicenda giudiziaria di Enzo Tortora, avendo accusato falsamente lo stesso di traffico di cocaina e dell’appartenenza alla nuova camorra organizzata), accuse che, come è noto, sono poi risultate prive di fondamento.

La polizia giudiziaria procedente ha convenzionalmente denominato l’indagine “Portobelllo”, proprio in ricordo della famosa trasmissione condotta da Enzo Tortora.

Redazione Corriere

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