Avrebbero “insabbiato” la procedura amministrativa che aveva portato al ritiro della patente di guida nei confronti del noto imprenditore Massimo Campione. La vicenda risale ad un fermo della polizia stradale di Canicattì per un sorpasso pericoloso da parte di Marco Campione, con conseguente ritiro della patente.
Secondo l’accusa, i due funzionari della Prefettura avrebbero messo tutti i documenti in un armadio, senza neppure dare atto dell’acquisizione attraverso il protocollo, e poi gliel’avrebbero restituita con una semplice richiesta verbale.
Due funzionari della Prefettura, Giuseppe Sutera Sardo, 64 anni, e Giovanni Vaccaro, 66 anni, di Palma di Montechiaro, sono a processo per abuso di ufficio e occultamento di atti pubblici. Sono difesi dagli avvocati Olindo Di Francesco e Giuseppe Giglionee questa mattina sono stati ascoltati in aula, davanti ai giudici della seconda sezione penale presieduta da Wilma Angela Mazzara. In udienza hanno sostenuto che si è trattato di un semplice disguido, che la carpetta sia finita in un armadio per un inconveniente e che, quando Massimo Campione, il 26 gennaio del 2016, si presentò per chiedere informazioni, era già trascorso il termine per qualsiasi tipo di iniziativa e fu necessario restituirgliela.
Scondo l’accusa, invece, i due impiegati avrebbero intenzionalmente procurato a Campione, che oggi è stato interrogato come testimone, un ingiusto vantaggio vanificando la sanzione amministrativa che la stradale aveva inflitto.
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