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FU VERO PLEBISCITO QUELLO DEL 2009?

Il quadro politico di allora è mutato repentinamente. Allora il centrodestra si frastagliò con più candidati. Definire plebiscito la vittoria di Vito Bono è eccessivo

Facciamo subito una premessa: i dati elettorali del 2009, seppure sembrano recenti,  difficilmente rispecchiano la realtà elettorale attuale. Dopo tre anni di mezzo c’è un oceano. Quell’oceano che ha scatenato lo tsunami della maggioranza che ha governato con Vito Bono e che ha interrotto il mandato sindacale e consiliare a metà percorso.

Nel 2009 c’erano 6 candidati a sindaco: Vito Bono, Stefano Scaduto, Giuseppe Bono, Simone Lucchesi Palli, Alfredo Ambrosetti, Mario Turturici. Erano 14 le liste, di cui 9 liste civiche. In questi tre anni il quadro politico ed elettorale di allora si è scomposto. La maggioranza che allora vinse le elezioni, poi si trasformò in partiti, spogliandosi del civismo.

Quella maggioranza, che oggi si presenta sotto l’egida del Pd, Api, Fli e Mpa, deve fare i conti con un “danno d’immagine” causato dalla litigiosità culminata, infine, con le dimissioni di Vito Bono. Ancora oggi risuonano le durissime parole di Vito Bono rivolte, in conferenza stampa, ai suoi ex alleati. Rabbia e vendetta riversò su di loro. Sentimenti che, ho scritto nei giorni scorsi, si sintetizza in “muoia Sansone con tutti i filistei”. Lo sfogo finale di Vito Bono è stato deleterio, forse di più della stessa litigiosità, continua e costante, che ha caratterizzato la maggioranza e l’amministrazione Bono.

E’ qui che bisogna comprendere la reale portata del danno dello tsunami politico di Vito Bono & C. Quanto elettorale sposta? O se vogliamo, quanto elettorato oggi Pd, Fli, Api e Mpa riescono a calamitare sotto la loro egida? Dallo scorso 3 febbraio ad oggi, e fino alla chiusura della campagna elettorale, saranno in grado di recuperare il malcontento? L’impresa è ardua, ma soprattutto il periodo è breve per rimarginare ferite profonde. Ma allora fu vero plebiscito? Il 52% dei voti ottenuti da Vito Bono e dagli alleati è una percentuale che ha consentito la vincita al primo turno. Ma se oggi (ripeto, il quadro politico ed elettorale è mutato, ma ragioniamo anche per suscitare un dibattito) rivediamo quel quadro, una considerazione non sfugge.

Escludendo per ovvi motivi Italia dei Valori, la differenza di voti tra la maggioranza e la minoranza è di 1200 voti circa. Oggi c’è uno schieramento che rafforza l’opposizione e l’amplifica con new entry. La forbice è ridotta, dunque. Ha eroso voti, la presenza di Giuseppe Bono, di Stefano Scaduto, di Alfredo Ambrosetti. Cambiano le forze e si restringe quella forbice. In tale contesto si inseriscono, oggi, Italia dei Valori, Sinistra, Ecologia e Libertà. Sulla bilancia dello scontro tra ex maggioranza e opposizione pesa senza dubbio il danno prodotto dalla fine anticipata del mandato sindacale e lo spettacolo litigioso che l’ex maggioranza ha offerto senza limitazioni. Bisogna anche che l’ex maggioranza metta sulla bilancia Sel, Italia dei Valori e il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo. Sono idrovore che attingono il malessere soprattutto nell’elettorato di sinistra. E bisognerà capire quanto pesa il malcontento di sinistra e quanto questo fa lievitare le liste di sinistra. Ma soprattutto, bisognerà prendere in considerazione il nuovo sistema elettorale.Intanto perché scema l’effetto traino delle liste. Il sindaco si voterà con voto dedicato. Cioè, non c’è più il collegamento tra le liste e il sindaco. Sino ad oggi non si è parlato di programmi. Eppure, è questo, essenzialmente, l’elemento discriminatorio, oltre alla credibilità del candidato sindaco.

Infine, è necessario percepire “contro “ chi si vota. In quetta città, purtroppo, da diverso tempo si “vota contro” qualcuno, che di solito è il capro espiatore di risentimenti, vendette, gelosie. La città versa in cattive condizioni socio-economiche-culturali. Ma è il cittadino che deve assumere le proprie responsabilità. Il populismo non ce lo possiamo permettere proprio.

 

RISULTATI 2009

AREA CENTRO SINISTRA: 13.919                AREA CENTRO DESTRA : 12.631

VITO BONO: 13.767                                  MARIO TURTURICI : 8.764

LUCCHESI PALLI: 152                                ALFREDO AMBROSETTI : 1.506

                                                              GIUSEPPE BONO : 1.667

                                                              STEFANO SCADUTO: 694

 

Redazione Corriere

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