Le stufe elettriche accese fanno saltare il contatore. I genitori lasciano i loro figli a casa
Anche i genitori dei bambini che frequentano il plesso scolastico San Francesco, alla chiesa Cappuccini, oggi non hanno portato i loro figli a scuola.
L’iniziativa è stata annunciata ieri sera e fa seguito a quella delle scuole Loreto e Fazello. Le motivazioni sono ovviamente collegate alla mancanza di adeguati impianti di riscaldamento. I genitori (alcuni di loro questa mattina si sono comunque presentati nel piazzale della chiesa) precisano che non si tratta di una protesta ma della scelta di non fare soffrire il freddo ai loro figli.
Al plesso San Francesco il Comune ha messo a disposizione le stufe elettriche, ma come era prevedibile non si possono accendere contemporaneamente. Sarebbero contrari al loro utilizzo, per evitare l’aumento dei costi delle bollette di energia elettrica, anche i frati cappuccini. Anche in questo caso, come per le altre scuole, emerge tra le tante frasi la parola “strumentalizzazione politica”, pur in presenza di temperature polari e quindi di una realtà evidente e sotto gli occhi di tutti.
Ieri gli alunni di Fazello e Loreto sono stati trattenuti a casa dai genitori che contestano i ritardi nell’attivazione di un impianto di riscaldamento. Al Fazello bisognava invece attendere il gasolio, mentre alla scuola Loreto si doveva riparare la caldaia.
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