SCIACCA. Nuova iniziativa di Plastic Free Onlus, guidata da Domenico Vernagallo, questa mattina nei pressi di Rocca Regina. Volontari nuovamente in azione non soltanto per la pulizia dell’area, ma per quell’opera di sensibilizzazione che evidentemente è ancora necessaria. Circa 250 chili di rifiuti raccolti in poche ore da una ventina di volontari.
L’evento è stato organizzato da PlasticFree Onlus, con il supporto del Comune, delle cooperative dei pescatori e della Guardia Costiera.
Bottiglie di vetro, cassette di polistirolo, sacchi del ghiaccio, reti da pesca, una ruota. Ma soprattutto mozziconi di sigarette e cannucce di plastica nere. Quelle stesse cannucce che usiamo per sorseggiare cocktail sulle nostre coste come se nulla ci appartenesse. Come se quel mare fosse solo un paesaggio da Instagram e non un ecosistema vivo. Come se fosse normale divertirsi e lasciare dietro tracce che parlano di menefreghismo, non di libertà. Anche a Sciacca chi confonde il divertimento con l’indifferenza verso l’ambiente fa un torto non solo al mare, ma a tutti gli esseri viventi – umani compresi – che di questo pianeta sono ospiti. “Fa riflettere – commenta Vernagallo – che una parte significativa dei rifiuti raccolti provenga proprio da chi il mare lo vive ogni giorno, per lavoro o per abitudine. Proprio da chi dovrebbe essere il primo a proteggerlo. Questo ci dice che la responsabilità non è solo dei “grandi inquinatori”, ma anche di noi, della nostra disattenzione quotidiana, dei nostri piccoli gesti sbagliati”. Plastic Free ha ringraziato chi ha sostenuto l’iniziativa, come il locale che si affaccia su Rocca Regina e ha donato cappellini e posaceneri tascabili, i rappresentanti istituzionali come il Comandante Biagio Cianciolo, l’Assessore Alessandro Curreri, il Presidente della Lega Navale Peppino Di Giovanna e l’associazione Marevivo.
“Questo Clean Up – ha concluso il rappresentante di Plastic Free – è stato un gesto semplice ma forte. Non una soluzione, certo. Ma un promemoria: che ognuno di noi, con le proprie scelte, ha il potere di ferire o curare. E che il mare – come il mondo – si difende ogni giorno, anche con quello che decidiamo di lasciare o non lasciare dietro di noi. Se vi sembra poco, provate a spiegare a un pesce cosa sono le cannucce nere”.
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