Doveva essere inserito fra i lavoratori Forestali, con garanzia occupazionale di 151 giornate, fin dal 2007, ma così non è stato e il giudice del lavoro del tribunale di Sciacca ha condannato l’assessorato regionale alla Famiglia, Politiche sociali e del Lavoro. Le differenze retributive e contributive accertate in forza della sentenza sono state quantificate in 32.399,25 euro. Il giudizio è stato avanzato da O.M. lavoratore forestale di Burgio, rappresentato dagli avvocati Girolamo Rubino e Mario Loggia. In parziale accoglimento delle richieste, il tribunale di Sciacca, ha accertato il diritto del ricorrente a essere inserito, sin dal settembre 2007, nel contingente dei 151isti, come addetto alle squadre di pronto intervento di Burgio e, al contempo, ha riconosciuto il diritto al risarcimento dei danni derivanti dall’esclusione dal contingente da quantificarsi, come chiesto dai legali Rubino e La Loggia, nelle differenze retributive e contributive che il ricorrente avrebbe percepito qualora inserito nel contingente in questione sin dal 2007.
Nonostante, la sentenza, l’assessorato regionale alla Famiglia, alle Politiche sociali e del Lavoro è rimasto – ricostruisce l’avvocato Rubino – inadempiente e non ha provveduto alla corresponsione del risarcimento riconosciuto in favore del forestale. Nel 2023, O. M., sempre con il patrocinio dell’avvocato Girolamo Rubino, per ottenere la corresponsione della pretesa risarcitoria già riconosciuta dal tribunale di Sciacca ha nuovamente convenuto in giudizio l’assessorato regionale. Nel corso del processo, l’avvocato Rubino, per ottemperare alla richiesta di chiarimenti avanzati dal giudice del Lavoro, ha depositato una relazione tecnica a mezzo della quale le differenze retributive e contributive accertate in forza della precedente sentenza venivano quantificate in 32.399,25 euro. All’esito dell’udienza di discussione del 31 ottobre scorso, con sentenza resa pubblica in data 4 novembre, condividendo le argomentazioni difensive prospettate dall’avvocato Rubino, il tribunale di Sciacca ha ritenuto fondata la pretesa risarcitoria avanzata, condannando l’assessorato regionale al pagamento di 32.399,25 euro, oltre gli interessi di legge.
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