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FONDI RETE IDRICA: “RISALGONO AD ACCORDO STIPULATO OTTO ANNI FA”. L’EX SINDACO TURTURICI RITORNA ALLA CARICA

“Faccio presente che i 9 milioni di euro stanziati in favore del Comune di Sciacca, per l’ammodernamento della rete idrica, alla stregua degli altri fondi gestiti dall’Ato idrico, trovano origine dall’ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO “TUTELA DELLE ACQUE E GESTIONE INTEGRATA DELLE RISORSE IDRICHE “ stipulato oltre otto anni fà”.

L’ex sindaco Mario Turturici torna alla carica e precisa: “Con nota prot. n. 3772 del 03 ottobre 2003 il Presidente della Regione pro tempore comunicava l’ammontare delle risorse pubbliche destinate in favore dell’ATO idrico di Agrigento, pari a 146,29 milioni di euro. In base a quell’accordo si poté quindi indire la gara di appalto per l’affidamento del servizio idrico integrato in provincia di Agrigento, come nel resto della Sicilia. I fondi stanziati a favore del comune di Sciacca derivano pertanto da quell’APQ, e dagli atti conseguenti, a nulla rilevando pertanto la distinzione tra fondi Fas o Fers, trattandosi di mera rimodulazione di risorse. I relativi interventi trovarono peraltro individuazione nel POT ( piano opere triennale), approvato dall’assemblea dei sindaci dell’epoca”.

Mario Turturici poi continua: “In un generale clima di “caccia alla streghe”, solo il senso di responsabilità del sottoscritto, quale sindaco della città, ha consentito di non far perdere questi importanti finanziamenti, permettendo oggi all’amministrazione di Sciacca di potere comunicare l’avvenuta decretazione. E’ infatti notorio che se non avessi consegnato, come per legge, le reti idriche al soggetto gestore (Girgenti acque), quei fondi in favore del Comune di Sciacca oggi non sarebbero utilizzabili. E’ semmai da stigmatizzare il notevole ritardo, almeno tre anni, con cui questi finanziamenti vengono decretati, nonostante la necessita di ammodernamento delle reti sia sotto gli occhi di tutti, soprattutto a Sciacca”.

E non manca la frecciata al vicesindaco Brunetto: “Stupisce pertanto la nota di compiacimento del consigliere non eletto e attuale vicesindaco, Avv. Carmelo Brunetto, il quale farebbe bene piuttosto a chiedersi se la causa dei ritardi non sia proprio da imputare ai continui ribaltoni alla Regione e alla Provincia, per opera di quegli esponenti dell’MPA eletti grazie ai voti del tanto bistrattato ” Berlusconi”. Nel far notar le parole di apprezzamento del presidente Dorsi in favore della privatizzazione del servizio, prendo atto, senza il necessario stupore, che anche rispetto alla questione “acqua pubblica” gli esponenti dell’MPA hanno cambiato idea. Chissà perché ?”

Redazione Corriere

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