FLI CRITICO CON IL GRUPPO ROCCO FORTE: “NON RISULTA CHE ABBIA FATTO LAVORARE OPERAI DI SCIACCA”

“Vogliamo un tavolo di concertazione alla luce del sole e non con incontri riservati”

Una nota critica arriva dal coordinamento cittadino del Fli. “Dalla stampa ho appreso- scrive- della volontà dell’avvocato Gaetano Visocchi di coinvolgere le maestranze locali nella realizzazione, previa approvazione da parte del Consiglio Comunale, delle villette della Rocco Forte. Per la precisione, occorre rilevare che non è esatta la considerazione dell’avvocato Visocchi fatta alle Tv locali circa il fatto che la società Rocco Forte ha “sempre fatto lavorare gli operai di Sciacca”. Non risulta all’Assessorato al Lavoro, né alle organizzazioni sindacali”.

La nota continua: “E questo malgrado la Città di Sciacca, con la raccolta di firme, abbia contribuito a sostenere il progetto Rocco Forte quando questo rischiava di restare impantanato nei cassetti dell’Ars. La società Rocco Forte, inoltre, non ha mai inteso sottoscrivere il protocollo d’intesa a garanzia dei posti di lavoro per i saccensi. Ritenendo che agli errori si possa rimediare in qualunque momento, non posso che rinnovare l’invito alla Rocco Forte a sottoscrivere, per il tramite dell’Amministrazione, un patto sociale con le Oo.Ss., nel rispetto dell’autonomia d’impresa ma anche di un’attenzione maggiore nei confronti dei lavoratori di una città che a Rocco Forte sta dando sicuramente molto”.

Futuro e Libertà richiama il Gruppo del magnate italoinglese: “E’ doveroso un atteggiamento diverso da quello sin qui tenuto dalla Rocco Forte, ritenendo che il rapporto con le istituzioni cittadine debba passare non certo per corsie preferenziali o incontri più o meno riservati, ma attraverso una concertazione di ampio respiro e, soprattutto, trasparente perché, a scanso di equivoci, il nostro interesse è esclusivamente quello in favore dello sviluppo della nostra città. Ci auguriamo che tale interesse sia condiviso dalla società. Al tavolo dei sindacati di venerdì mattina proporremo l’apertura di un tavolo di concertazione tra mondo del lavoro e investitori economici, proprio al fine di garantire l’attenzione dovuta alle nostre maestranze, indotto compreso”.

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