Categories: CronacaSciacca

FALSE FATTURAZIONI, IL TRIBUNALE DI SCIACCA INFLIGGE 4 CONDANNE

Si conclude, almeno in primo grado, il processo scaturito dall’inchiesta “Ghost Companies”. Puja, Grillo, Di Stefano e Di Carlo, imputati di reati fiscali e tributari

Si è concluso ieri pomeriggio il processo per presunta associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscali ed a false fatturazioni (di primo grado) a carico di Giuseppe Leonardo Di Carlo (33 anni di Menfi), Angelo Di Stefano (51 anni,commercialista di Ribera),Giovanni Puja (44 anni, imprenditore di Catanzaro), Giovanni Grillo (61 anni di Licata). Il collegio giudicante, presieduto da Andrea Genna, ha inflitto le seguenti condanne: 7 anni di reclusione a Gisueppe Di Carlo; Angelo Di Stefano, 4 anni e 6 mesi; Giovanni Puja, 3 anni e 11 mesi; Giovanni Grillo, 2 anni e 4 mesi.

Il collegio giudicante ha assolto Enzo Gulli, 40 anni architetto di Menfi difeso dall’avvocato Micehele Barbera. Assoluzione chiesta anche dal pubblico ministero Alessandro Moffa.

L’inchiesta della Procura della Repubblica e condotta dalla Guardia di Finanza, ha acceso i riflettori su alcune ditte del settore dell’edilizia. Ditte che, secondo gli inquirenti, avrebbero avuto la regia di un unico gruppo imprenditoriale. Secondo l’accusa, le ditte avrebbero, a partire dal 2005, si sarebbero scambiate diverse fatture. A fianco a queste ditte, per gli investigatori, col tempo di sarebbero affiancate altre ditte individuali, riconducibili a Puja. Secondo la Procura della Repubblica, Puja abrebbe attivato e cessato attività, le quali avrebbero emesse fatture per svariati milioni di euro. Fatture non incluse nelle dichiarazioni fiscali.

Si è concluso ieri pomeriggio il processo per presunta associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscali ed a false fatturazioni (di primo grado) a carico di Giuseppe Leonardo Di Carlo (33 anni di Menfi), Angelo Di Stefano (51 anni,commercialista di Ribera),Giovanni Puja (44 anni, imprenditore di Catanzaro), Giovanni Grillo (61 anni di Licata). Il collegio giudicante, presieduto da Andrea Genna, ha inflitto le seguenti condanne: 7 anni di reclusione a Gisueppe Di Carlo; Angelo Di Stefano, 4 anni e 6 mesi; Giovanni Puja, 3 anni e 11 mesi; Giovanni Grillo, 2 anni e 4 mesi.

Il collegio giudicante ha assolto Enzo Gulli, 40 anni architetto di Menfi difeso dall’avvocato Micehele Barbera. Assoluzione chiesta anche dal pubblico ministero Alessandro Moffa.

L’inchiesta della Procura della Repubblica e condotta dalla Guardia di Finanza, ha acceso i riflettori su alcune ditte del settore dell’edilizia. Ditte che, secondo gli inquirenti, avrebbero avuto la regia di un unico gruppo imprenditoriale. Secondo l’accusa, le ditte avrebbero, a partire dal 2005, si sarebbero scambiate diverse fatture. A fianco a queste ditte, per gli investigatori, col tempo di sarebbero affiancate altre ditte individuali, riconducibili a Puja. Secondo la Procura della Repubblica, Puja abrebbe attivato e cessato attività, le quali avrebbero emesse fatture per svariati milioni di euro. Fatture che non sarebbero state incluse nelle dichiarazioni fiscali.

Un meccanismo, secondo gli inquirenti, che avrebbe abbattuto l’imponibile da dichiarare ai fini dell’Iva e delle imposte sui redditi.

Nella sentenza, il collegio giudicante ha anche disposto la confisca di beni immobili e immobili per Di Carlo (€ 6.100.529), Di Stefano (€ 4.363.366), Pujia (€ 1.506.978). Inoltre ha disposto l’interdizione perpetua dai pubblici uffici per la durata della pena per Di Carlo, Di Stefano e Puja.  Per Di Carlo, Di Stefano, Grillo e Puja, il collegio giudicante ha disposto anche l’interdizione per tre anni dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e dalle imprese dalle funzioni di rappresentanza e di assistenza in materia tributaria, e l’incapacità a trattare con la Pubbklica Amministrazione.

Siamo di fronte ad un processo di primo grado, e i difensori hanno preannunciato ricorso in Appello. Di Stefano è stato difeso dagli avvocati Giovanni Dazzo e iovanni Di Benedetto; Puja dagli avvocati Giancarlo Careri e Nancy Catania; Grillo dall’avvocato Accursio Gagliano.

(Nella prima foto, la Guardia di Finanza e la Procura della Repubblica spiegano alla stampa l’inchiesta condotta; nella seconda foto Leonardo Di Carlo; nella terza foto Angelo Di Stefano; nella quarta foto Giovanni Grillo; nella quinta foto Giovanni Puja)

 

 

 

Redazione Corriere

Share
Published by
Redazione Corriere

Recent Posts

Il nulla succede al nulla: è il congresso regionale del Pd. La Schlein non ha tenuto conto della violazione delle regole interne

Il nulla succede al nulla. Con l’avallo e il sostegno della segretaria nazionale, alla quale…

1 ora ago

Tragedia ad Agrigento, donna di 41 anni muore carbonizzata mentre fa benzina

Tragedia ad Agrigento. Una donna di 41 anni – Valeria Di Gloria – è morta…

5 ore ago

La pizza sempre più cara: rispetto a 6 anni fa, il prezzo medio sarebbe aumentato del 18,3% a livello nazionale

I calcoli del Centro di formazione e ricerca sui consumi (Crc), che ha realizzato un’indagine…

6 ore ago

Il corpo del giudice beato Rosario Livatino esposto per la venerazione

Migliaia di fedeli ad attenderlo e omaggiarlo. Fino a domenica 18 Maggio, la reliquia resterà…

6 ore ago

Tragico schianto alla rotonda tra uno scooter e un’auto a Barrafranca: muore un ragazzino di 15 anni

Soccorso è stato trasportato al Sant'Elia di Caltanissetta dove però è spirato Un ragazzo di…

11 ore ago

Sciacca, terra d’acqua (per gli altri): la città resta a secco, ma alimenta mezza provincia. Intervenga la Procura

Saccensi esasperati, zone della città in cui l'erogazione appare come un miracolo che si concretizza…

11 ore ago