Fai-Cisl Agrigento e Caltanissetta: Giarrizzo è il nuovo segretario generale

Giovanni Giarrizzo è il nuovo Segretario Generale Fai-Cisl Agrigento Caltanissetta Enna. Lo ha decretato il voto del Direttivo territoriale della Federazione agroalimentare cislina riunitosi a Pergusa. Perito agrario e capolega sindacale, Giovanni Giarrizzo, 37 anni, ha maturato esperienze anche come collaboratore della Cisl territoriale in qualità di esperto del settore primario. Giovanni Giarrizzo subentra a Carmelo Cimino, prossimo al pensionamento, che ha detto: “Sono fiero del ricambio generazionale che abbiamo innescato. Fattore necessario per continuare a crescere e radicarsi nel territorio”.

Farà parte della rinnovata segreteria Hind Farah, sindacalista di origini marocchine che ha operato nell’Anolf di Caltanissetta. “Ringrazio l’organizzazione per la fiducia ricevuta – ha detto Giarrizzo – punterò al lavoro di squadra nell’interesse dei lavoratori e delle lavoratrici di tutti i settori di nostra competenza, ben presenti nei nostri territori. A breve completeremo la segreteria con un altro componente che verrà fuori dalla prossima fase congressuale”.

Ai lavori del Direttivo è intervenuta anche la Segretaria Generale Cisl Agrigento Caltanissetta Enna  Carmela Petralia, per la quale “Ci sono tante sfide da affrontare con il dovuto protagonismo del sindacato, a cominciare dalla lotta al caporalato e dalle problematiche tipiche delle aree interne, le cui emergenze sono:  deserto industriale e produttivo, eccessivo consumo di suolo, dissesto idrogeologico, emigrazione giovanile. Sono certa che l’impegno e il contributo della Fai sarà fondamentale per superare queste criticità”.

Adolfo Scotti, Segretario Generale di Fai-Cisl Sicilia ha dichiarato: “Il nostro compito è anzitutto contrattare per migliorare la vita dei lavoratori e delle loro famiglie: alla politica regionale chiediamo di affrontare assieme una serie di priorità, penso ad esempio alla sicurezza, alla legalità, ma anche al rilancio dei consorzi di bonifica, indebitati per 150 milioni e alla riforma forestale che costerà 48 milioni senza rispondere alle aspettative dei nostri forestali”.

I lavori sono stati coordinati dal  Segretario Generale Fai-Cisl nazionale, Onofrio Rota, che nel ringraziare Carmelo Cimino per il lavoro svolto in questi anni, ha così concluso: “Va rilanciato il ruolo del sindacato in questo territorio complesso, con una notevole vocazione agricola, sprovvisto però di infrastrutture strategiche e servizi. Molta la miopia politica che purtroppo riscontriamo anche nel resto d’Italia: in agricoltura, così come nel lavoro ambientale, manca il ricambio generazionale e mancano i finanziamenti strutturali. Nelle nostre città il lavoro delle ‘tute verdi’ sarà sempre più strategico per la sovranità alimentare, la tutela del territorio e la crescita sostenibile del Paese. Duole notare che, dopo aver abbandonato una vera politica dei boschi, importiamo oltre l’80% del legno e non sviluppiamo adeguatamente le filiere connesse all’agroalimentare e al lavoro della bonifica e della forestazione. Il nostro ruolo non si esaurisce però con la denuncia, come sindacato abbiamo l’obbligo di avanzare proposte per innalzare la qualità degli interventi pubblici e guidare le azioni delle imprese verso la massima responsabilità sociale”.