ESTRAZIONE KAINITE,ITALKALI CHIEDE AUTORIZZAZIONE E IL COMUNE NON RISPONDE. MARINELLO (NCD) TIRA LE ORECCHIE AL SINDACO

“Signor Sindaco, faccio riferimento all’istanza rivolta dalla Società Itaikali al comune di Realmonte per l’adozione, nell’ambito della vigente programmazione urbanistica, degli atti prodromici alla richiesta di autorizzazione per la realizzazione di un impianto per la estrazione della Kainite e la sua eventuale trasformazione in solfato di potassio”.

Il presidente della Commissione Ambiente e Territorio del Senato, Giuseppe Marinello, ha inviato un a lettera al sindaco di Realmonte, al Presidente della Regione, all’Assessore alle Attività produttive, al Ministro dell’Interno e all’Arcivescovo di Agrigento.

“Rilevo con preoccupazione che – scrive Marinello-, nel caso in cui venisse a mancare la collaborazione dell’Amministrazione comunale, diverrebbe impossibile realizzare opere, la cui pubblica utilità è già stata dichiarata ai sensi delle vigenti disposizioni legislative. Ciò sortirebbe il duplice effetto di privare la collettività locale di nuove – considerevoli – opportunità di impiego lavorativo, particolarmente importanti nell’attuale congiuntura economica caratterizzata da una forte crisi del mercato del lavoro e di determinare un ingiustificato danno economico alla predetta società”.

“Sulla base delle considerazioni sin qui esposte -continua Marinello-  ed al fine di prevenire l’insorgere d un contenzioso di cui nessuno si gioverebbe, Le rivolgo un sentito invito a riconsiderare – nel rispetto della vigente normativa le richieste della società Itaikali, soprattutto alla luce dei profili economici e delle opportunità lavorative che l’autorizzazione consentirebbe. In tale contesto, mi consideri disponibile a promuovere, nella mia veste di Presidente della Commissione ambiente territorio e beni ambientali del Senato della Repubblica, un dibattito pubblico per illustrare alla Cittadinanza le possibili linee dell’intervento. In questa sede, si avrebbe modo di ponderare e confrontare le esigenze dello sviluppo economico con la necessaria tutela dei beni ambientali e paesaggistici di particolare valore – quale è la Scala dei Turchi – avendo cura di valutare possibili interventi compensativi in vantaggio del comune di Realmonte”.

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