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EOLICO,L’ALTRASCIACCA AI PARLAMENTARI: “CI SIAMO ROTTE LA PALE”

A proposito dei progetti di grandi impianti eolici che deturperanno ancora di più il nostro territorio, l’Associazione l’AltraSciacca scrive:

“Dell’inerzia dei nostri rappresentanti politici nazionali e regionali ci siamo rotti veramente le PALE! L’altro giorno la nostra Associazione è stata invitata a partecipare ad una riunione di cittadini ed associa presso l’oratorio di San Michele a Menfi. Oggetto della riunione era la costruzione in territorio menfitano di un mostruoso parco eolico formato da 71 pali da 135 metri di altezza complessiva.

La cittadinanza di Menfi è estremamente preoccupata di tale realizzazione che rischia di vanificare anni di sviluppo turistico del territorio. Infatti queste pale saranno collocate in aree archeologiche, turistiche, coltivazioni pregiate, aree di allevamento protette, etc., e saranno visibili da tutto il territorio di Menfi e da parte di quello circostante. Chiaramente nella relazione tecnica allegata al progetto, di tutto questo non se ne fa cenno! Come al solito, la popolazione è stata avvisata a cose ormai quasi fatte: le osservazioni che la cittadinanza può depositare scadono il 25 maggio 2012. Intanto sono già partite le procedure di esproprio.

E’ uno scandalo che progetti così pervasivi vadano approvati sulle teste di noi cittadini. E’ folle inoltre che si continuino a costruire megaimpianti eolici in una provincia tra le più martoriate al mondo come quella di Agrigento. Dovete infatti immaginare che, già dal 2010, il 25% dell’energia prodotta nella provincia di Agrigento proviene da fonti rinnovabili e che, sempre nella nostra provincia, circa 4000 pale eoliche sono in fase di autorizzazione, per una produttività superiore a 4 volte i nostri fabbisogni. Chiediamo a questo punto un intervento forte e deciso da parte della politica per metter un freno a questo scempio inutile che rischia di devastare per sempre una terra che faticosamente cerca di trovare la propria strada per uno sviluppo territorialmente ed economicamente sostenibile.

Chiediamo inoltre un immediato intervento dei nostri rappresentanti al Parlamento Nazionale e Regionale: “Cari deputati nazionali e regionali, se ci siete, battete un colpo! Noi ci siamo rotti le PALE della vostra inerzia!“

Redazione Corriere

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