ELEZIONI SINDACO: NUMERO DEI VOTANTI SOLO DOPO LA SOMMA DEI VOTI VALIDI DEI SINGOLI CANDIDATI

Quant’è la metà dei voti validi espressi, più uno? La domanda è d’obbligo per capire quanti voti un candidato sindaco deve avere per sperare di vincere a primo turno. Qui bisogna dimenticare il passato e guardare al presente, cioè al nuovo sistema elettorale con cui si è votato. Il voto al candidato sindaco va conteggiato separatamente, dopo che l’elettore ha manifestato la sua volontà segnando il nome del candidato che intende votare.

Facciamo un esempio. Sono andati a votare 26.000 elettori. Non ci sono schede nulle e bianche. Prima si procede allo spoglio per l’elezione del sindaco. Si prendono tutte le schede su cui è palesemente segnato uno dei cinque nomi dei candidati sindaco. Dove il nome non è segnato, la scheda non è valida per il conteggio dei voti all’elezione del sindaco. Se ad esempio, alla fine della conta risultano valide 15.000 schede elettorali, il quorum del 50% più uno è calcolato su 15.000 voti validi. Dunque per vincere a primo turno basterà ottonere 7.501 voti.

Come se evince dal nostro esempio, il conteggio dei voti per l’elezione del sindaco non è in relazione col numero complessivo dei votanti al netto delle schede nulle e bianche, e come riportato nel nostro esempio, di 26.000;

Dunque, per fare qualche pronostico è necessario attendere la conta dei voti validi espressi per i candidati sindaco.

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